Inchiesta tutor, la procura chiede l’archiviazione per gli otto indagati, tra cui l’ex prefetto Antonella Scolamiero e il vice Francesco Tarricone.  La richiesta del pm è arrivata al termine delle indagini ma l’ultima parola spetta al gip, nelle cui mani è già arrivato il fascicolo. L’indagine parte nel 2015 da un tutor sulla Nepesina, il primo di quattro rilevatori analoghi da piazzare su altrettante strade viterbesi. La procura sospetta che sia stato installato per favorire le società affidatarie Safety21 e Postetributi scpa. Sotto la lente degli investigatori finisce la determina dirigenziale di affidamento diretto del servizio, datata 26 luglio 2014. L’apparecchio sarebbe entrato in funzione a marzo. In un mese sarebbero state 3500 le multe elevate agli automobilisti. Duemila in appena una settimana. Multe destinate, probabilmente, a diventare carta straccia. Secondo le indagini il tutor non poteva essere installato su quella strada perché mancava un requisito fondamentale, previsto dalla legge 168/02: un tasso di incidenti tale da renderla pericolosa e, quindi, la necessità di prendere le adeguate contromisure. Sulla Nepesina, ma anche su Cimina, Verentana, Teverina e Tuscanese, il tasso di incidentalità non sarebbe alto, secondo i dati della polizia stradale. O comunque non al punto da giustificare l’installazione di dispositivi di controllo del traffico. Dalla ricostruzione degli inquirenti risulta che l’ok ai tutor sarebbe arrivato dalla prefettura di Viterbo, in base a una relazione dell’ingegnere Flaminia Tosini, ex dirigente del settore Viabilità della provincia, indagata per abuso d’ufficio in concorso con i vertici di Safety21 e un responsabile di Postetributi. Indagata per concussione, invece, l’ex prefetta Scolamiero e il vice Tarricone.
Dopo la richiesta di archiviazione della procura, la decisione spetta al gip: dovrà decidere delle sorti degli otto indagati.

tratto da www.tusciaweb.eu

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