Il Consiglio regionale della Calabria si riunirà in seduta straordinaria mercoledì 3 giugno con un solo punto all’ordine del giorno: l’abrogazione totale della proposta di legge 10/XI con la quale sono state apportate modifiche a due articoli della legge regionale 13/2019.
L’abrogazione riguarderà la legge, sottoscritta da tutti i capigruppo, di maggioranza e di opposizione e approvata nel Consiglio regionale dello scorso 26 maggio, che ammette alla contribuzione volontaria e al conseguente beneficio della «indennità differita» i consiglieri regionali decaduti per vari motivi.
A decidere per la convocazione del Consiglio regionale in seduta straordinaria di mercoledì 3 giugno è stato il presidente dell’assemblea, Domenico Tallini, sottolineando «l’urgenza di chiarire così all’opinione pubblica che l’Assemblea in alcun modo intende favorire, perpetuare o addirittura ripristinare «privilegi che sono stati già cancellati»
Il presidente del Consiglio regionale ha rilevato – si legge in una nota – «l’esistenza di incongruenze nella proposta di legge 10/XI, nonchè un non allineamento alle intese Conferenza Stato-Regioni e Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni italiane, e ritiene pertanto indispensabile che si proceda all’immediata abrogazione delle modifiche introdotte. Non possono esserci ombre – ha sottolineato Tallini – sull’azione di un Consiglio regionale appena insediato e che già ha dimostrato di lavorare con impegno e senso di responsabilità in un momento così delicato per la vita del Paese e della Calabria. Errori di valutazione e probabilmente un’analisi superficiale del provvedimento in questione possono e debbono essere riconosciuti con onestà. E’ però altrettanto necessario dire chiaramente che non c’è stato alcun tentativo di ripristinare i vecchi vitalizi che sono stati aboliti durante la legislatura di Scopelliti e poi adeguati al contributivo con la legge regionale n. 13 del 2019».
Secondo Tallini, «siamo in presenza di mistificazioni e strumentalizzazioni, alimentate dalla peggiore antipolitica e da un sistema mediatico nazionale che non perde occasione per demonizzare la Calabria. Non è un caso che proprio nel momento in cui la nostra regione sta uscendo a testa alta dall’emergenza coronavirus, proponendosi come modello virtuoso nonostante la fragilità del sistema sanitario, si cerchi ad ogni costo di accreditare un’immagine negativa della nostra terra. Probabilmente, a certi settori del Nord infastidisce il fatto che una regione del Meridione sia arrivata quasi a contagi zero, grazie all’abnegazione dei suoi abitanti, ma anche grazie alla risolutezza delle autorità regionali. Una regione che – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale – si apre al resto dell’Italia, che tenta di fare ripartire il motore del turismo, non deve certo fare piacere all’antipolitica e all’antimeridionalismo».
Tallini ha poi osservato: «A me preme sottolineare che non è stato ripristinato nessun vitalizio. La legge numero 13 del 2019 resta pienamente vigente e grazie ad essa il Consiglio regionale della Calabria ha rideterminato ben 189 vitalizi in erogazione con un risparmio di spesa pari ad un milione 250mila euro all’anno. Il risparmio rilevato dalla contabilità dell’ente ad oggi è in linea con le proiezioni di risparmio di spesa quantificate nella relazione tecnico finanziaria, considerato che il risparmio medio mensile rilevato a consuntivo è di oltre 100mila euro».
«Su questo terreno di contenimento della spesa pubblica intendiamo proseguire – ha concluso il presidente del Consiglio regionale – come abbiamo dimostrato con il taglio di tre milioni di euro sul bilancio di funzionamento del Consiglio regionale. Abbiamo fatto risparmi sulle spese dei gruppi, abbiamo utilizzato bene le risorse, sostenendo con un milione di euro il banco alimentare e con ben tre milioni di euro i nostri giovani studenti universitari. Comprendo bene, in un momento così drammatico per le famiglie, la diffidenza dell’opinione pubblica, ma posso assicurare i cittadini calabresi che non c’è stata e non ci sarà nemmeno in futuro nessuna intenzione di reintrodurre ‘privilegi’ già cancellati e che l’errore di valutazione compiuto dall’Assemblea sarà responsabilmente sanato».
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