R. e P.
“Fare rete per proporre azioni concrete e, soprattutto, per agire in via preventiva favorendo l’indipendenza economica delle donne, causa spesso di accettazione di stili di vita che favoriscono contesti maltrattanti. E’ questo quello che in soli due anni, su volontà precisa del sindaco, Franz Caruso, abbiamo cominciato a fare a Cosenza, ottenendo i primi risultati positivi”. E’ quanto ha affermato il presidente della Commissione Legalità di Palazzo dei Bruzi, Chiara Penna, intervenendo su delega del sindaco Franz Caruso a “Gli stati generali contro la violenza di genere” organizzato dall’Osservatorio regionale sulla violenza di genere della Regione Calabria.
“In particolare – ha proseguito il presidente Chiara Penna, partecipando al tavolo tecnico “Empowerment ed imprenditoria femminile-Strumenti esistenti, benefici e modelli economici per favorire l’autonomia” – ho esposto l’esperienza importantissima dello sportello spazio donna. Un progetto proposto dall’assessore Pina Incarnato, su cui ho lavorato anche io insieme all’assessore Veronica Buffone, avviato nel maggio 2022 con l’obiettivo di agevolare i percorsi di autonomia ed emancipazione delle donne in condizione di vulnerabilità, ovvero vittime di violenza economica. In questi mesi l’attività di empowerment dello sportello a sostegno delle donne che vivono una situazione di violenza economica, portata avanti in collaborazione con Spazio Donna Cosenza, gestito dal Moci Cosenza Aps e We World onlus, ha fatto emergere una forte richiesta di aiuto da parte di donne con varie difficoltà, non riconducibili immediatamente ad atteggiamenti di violenza psicologica e di prevaricazione perché spesso camuffati da comportamenti “culturalmente accettati”. La prevaricazione e la sopraffazione psicologica ed economica, infatti, sono forme infide di violenza di genere che occorre combattere per debellarle”.
“ A tal fine – ha concluso l’avv. Chiara Penna – l’azione dell’Amministrazione Comunale è determinata ad affrancare le donne dalla sudditanza economica e psicologica con una visione, però, progressista che guardi al futuro. L’obiettivo è quello di valorizzarne e potenziarne le attitudini per aiutarle ad entrare nel mondo del lavoro”.