“Alcuni momenti dell’impegno ‘pubblico’, sono scanditi da decadenti passaggi politici, ed essi sono decadenti, poiché è proprio la politica -a causa di mancanza del ‘personale’ (con annessa credibilità ed autorevolezza)- a scarseggiare. Difatti, senza preamboli e fuori di metafora, ci troviamo ad affrontare plurime problematicità e (ahimè, anzi ahinoi!) relative delusioni -o quantomeno situazioni da ansia giustificata- proprio in virtù di una scellerata insussistenza di molti ‘politicanti’, i quali calcano il proscenio delle istituzioni.
“Al di là della ferma presa di posizione dell’attuale Presidente della Regione, On. Roberto Occhiuto, stiamo assistendo ad una vera e propria vigilia dello ‘smantellamento’ del Porto di Gioia Tauro, il quale rappresenta (ad oggi…eppero` ‘del domani non vi è certezza’) il primo nel bacino mediterraneo, per transchipment merci, così come per il flusso container.
“Ordunque la legge europea che entrerà in vigore nel 2025, rischia di fare aumentare i costi di trasporto di 7-8 miliardi alle società armatoriali e l’Italia dovrà affrontare una spesa di accisa aggiuntiva, il cui valore è calcolato nella forbice di 800-900 milioni (fonte de ‘Il Sole 24 Ore’).
Senza dimenticare però, come ancora non si è riusciti ad indiividuare valide formule di carburante alternativo (quindi accettabile sulla base delle nuove prescrizioni tabellari di matrice tecnica), perciò in attesa che ciò avvenga -e qualora avvenisse!- ‘moncheremmo’ un settore essenziale, senza avere in mano un’alternativa da mettere in campo o da utilizzare, sin da subito.
“Ovviamente, questa legislazione, farà si che il tutto andrà a vantaggio dei porti allocati nella rivierasca sponda sud del Mediterraneo, cioè da Tangeri in Marocco, a Porto Saud in Egitto, lasciando quindi nelle pesti, la struttura, non solo di Gioia Tauro, ma a cascata o successione, quella di Trieste (avviata ad un definitivo ko) e Genova (che si incamminerebbe in un inesorabile declino).
“Sul punto, è bene chiarire come non ci sottrarremo quale Partito, cioè l’UdC, a fare sentire la nostra voce propositiva, basata sul buon senso e autorevole supporto, presso il Governo centrale, di cui siamo parte (come in quello regionale), anche se è desolante constatare una forma di assenza concettuale, dalla gran parte della maggioranza dei soggetti intranei alle Assemblee Parlamentari, in modalità e maniera incisive.
Di conseguenza, bene ha fatto il Commissario Provinciale di Reggio Calabria del mio Partito, l’amico Riccardo Occhipinti, ad annunciare la nostra adesione convinta alla manifestazione del 17 Ottobre, nella quale daremo non solo presenza, bensì contenuti, assicurando anche -persino a tutta la popolazione calabrese, ed in particolare modo a quella che impatta direttamente e persino come generale indotto economico/produttivo- dicevo assicurando di valutare non solo l’iniziativa di un ennesima interrogazione parlamentare ai Ministri competenti, bensì l’avvio di un serrato dialogo con le istituzioni europee, coinvolgendo financo l’attuale Presidente del PPE (prima forza politica e parlamentare dell’Emiciclo di Strasburgo), cioè il caro mio caro e antico collega Manfred Weber (essendo stati esponenti dei nostri rispettivi giovanili DC, negli anni ’90).
“Ecco quindi, come si fa politica e come si devono o si dovrebbero rappresentare le giuste istanze del territorio e del popolo (composto dai cittadini che sono persone e non entità nunerico-elettorali), poiché come diceva il Presidente Moro, nel nostro campo si “necessita verità, non denuncia. La verità in politica si costruisce favorendo occasioni di dialogo ed incontro. Solo così si diventa operatori di pace” (Aldo Moro, in una lettera al calabrese Riccardo Misasi)“.
Vincenzo Speziali, Responsabile Regionale e membro della Direzione Nazionale dell’UdC; componente del Bureau Politique del PPE e dell’Internazionale Democristiana.