Tra ville di lusso, ristoranti, bar e altri locali, una Ferrari, una montagna di orologi Rolex e soldi in contanti, ammonta a circa 35 milioni di euro il valore dei beni mobili e immobili sottratti alla disponibilità di capi e gregari dei clan della ‘ndrangheta trapiantati in Canada.
L’operazione – ricostruisce la Gazzetta del Sud oggi in edicola – è stata chiamata in codice “Project Sindacato”.
Si tratta di un’inchiesta gemella al blitz “Canadian ‘Ndrangheta Connection”compiuto giovedì scorso a Siderno dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dalla Direzione centrale anticrimine contro la famiglia Muià, federata, secondo gli inquirenti, al potente clan sidernese .
Se nel settore illegale gli uomini dei clan calabresi incassano milioni con il traffico di droga e i giri di usura legati alle case da gioco, sono tutti nel mercato legale i business che consentono di ripulire quei capitali. Speculazioni edilizie e finanziarie, concessionarie di auto di lusso, società di investimenti, bar, ristoranti, locali e persino istituti benefici o di carità.
Alla luce, quindi, dell’operazione compiuta in Canada la Polizia regionale di York ha sequestrato 27 ville di lusso, 23 auto di alta gamma, incluse 5 Ferrari, una delle quali del valore di poco inferiore al milione di euro, gioielli per 1,1 milione di euro fra cui 38 Rolex, bar, locali e sale da gioco nelle zone più in vista della città. E poi contanti per più di un milione, in dollari canadesi, statunitensi, australiani ed euro. Gazzettadelsud.it