Aristide Bava

SIDERNO – E’ certamente uno dei “tesori” più importanti dell’immenso patrimonio archeologico e culturale del territorio della Locride. E continua a stupire per le “scoperte” che arricchiscono il suo fascino e ne potenziano la sua importanza. Parliamo della Villa Romana di Contrada Palazzi di Casignana, ubicata, su una vasta striscia di territorio, di proprietà appunto del Comune di Casignana, a cavallo tra il litorale marino e la ss. 106 tra i centri abitati di Bovalino e Bianco. La villa Romana continua ad offrire sorprese, forte di circa altri 15 ettari di terreno ancora da “indagare”. Oggi, giovedi, saranno presentati alla stampa, nel corso di un’apposita conferenza organizzata dall’amministrazione comunale, per le ore 10.30, alcuni nuovi mosaici. Sono quelli emersi dopo opportuni interventi nelle adiacenze di un pavimento, in prossimità del corridoio con il ben noto mosaico denominato il “Trionfo indiano di Dioniso”, che si prevedeva, a giusta ragione, essere molto esteso, e caratteristico per certi versi di grosse novità anche riguardo i colori. I mosaici – informa una nota del Comune – mostrano un partito decorativo modulare a quadroni che incorniciano delle decorazioni policrome, costituite prevalentemente da una serie di foglie lanceolate continue.

 

E’ veramente un “bel vedere” che ancora una volta accomuna la Villa Romana di Contrada Palazzi di Casignana alla ben nota Villa di Piazza Armerina inserita nel Patrimonio dell’ umanità dell’ Unesco proprio per i suoi splendidi mosaici, che ricoprono circa 3500 metri quadrati di superficie, con raffigurazioni di eroi e divinità, scene di caccia, di giochi e di vita quotidiana. Una analogia, con la Villa Romana di Casignana che dopo la sua scoperta, avvenuta in tempi molto più recenti rispetto al sito ubicato alle porte di Enna, ha subito richiamato la bellezza e lo splendore di quei mosaici. Ma, a Casignana, come si diceva, c’è ancora molto da portare alla luce e si è già programmato un percorso con adeguati interventi in perfetta intesa tra il Comune e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria . Una necessità d’altra parte, supportata dalla ulteriore scoperta di nuovi mosaici veramente di grande bellezza emersi negli ultimi tempi. Un percorso garantito anche sulla base di finanziamenti già concessi che hanno consentito un necessario lavoro di programmazione che ha portato anche al restauro di un gruppo di mosaici che saranno illustrati durante la programmata conferenza stampa.” La zona monumentale del sito – informa il comunicato dell’ Amministrazione comunale – offre quest’altro “passaggio”, arricchisce di un nuovo “pezzo” pregiato per studiosi e visitatori il progetto che si realizzerà, con il finanziamento di 500 mila €, di valorizzazione della Villa, “liberando” l’area da manufatti impropri, realizzando un impianto di illuminazione esterno adatto alla specificità del sito, ed elettrico funzionale all’area interessata alla presentazione di spettacoli ed eventi culturali, opere di manutenzione straordinaria del chiosco e dell’area reception, l’installazione di cartellonistica, l’abbattimento delle barriere architettoniche con il ripristino della funzionalità delle piattaforme mobili installate nei sottopassi, la realizzazione della recinzione e la razionalizzazione dei percorsi degli accessi principali e secondari e, oltre, questi interventi infrastrutturali, l’implementazione dei servizi per la promozione e divulgazione del sito mediante realizzazione di materiale audio video per l’esterno e per l’interno del percorso archeologico come guida narrante della storia, ma anche del futuro, della Villa Romana”. Insomma tutto un programma per dare ulteriore lustro ad un sito di straordinaria bellezza che si è conquistato un meritato posto al sole nel vasto panorama nazionale ed internazionale e che sta diventando una punta di diamante del richiamo turistico del territorio e che potrebbe costituire quella classica marcia in più per dare spinta al tentativo della Locride di diventare Capitale della cultura per il 2025.