Si è conclusa da pochi minuti la conferenza stampa indetta dall’ex assessore Federica Roccisano in un hotel di Lamezia Terme per illustrare la sua versione della revoca dall’incarico in giunta regionale deciso dal governatore Mario Oliverio. Lo scorso 8 gennaio il Presidente della Calabria si era così espresso: “Nei mesi scorsi su alcune problematiche di particolare rilevanza sociale sono emersi limiti ed insufficienze nella conduzione dell’assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali che hanno contribuito ad alimentare, in diverse circostanze, un clima di tensione sociale”. Motivazioni che sembrano non essere proprio andate giù non solo alla Roccisano ma anche ai tantissimi sostenitori. Ad ogni modo, stamane, l’ex assessore così si è espressa sulle spiegazioni di Oliverio: “sono poco coerenti, ingiuste e pesanti da diversi punti di vista. Motivazioni ingiuste perché ad una persona sono state scaricati quasi tutti i mali della Calabria”. Ma non si ferma qui. “Ho dedicato tutte le mie energie per portare avanti il progetto politico del Presidente. In questi due anni mi sono stati attribuiti padrini e padroni che in realtà non ci sono mai stati” tuona. E poi ancora ricorda ai presenti, e non, “Sono stata chiamata senza aver chiesto nulla, mentre facevo un lavoro che mi piaceva e avevo solo sostenuto il presidente Oliverio durante le primarie perché credevo nel suo progetto. Poi mi sono dedicata in tutto e per tutto alla mia terra che amo come una figlia ama sua madre, nonostante tutte le criticità”. Ho lavorato in maniera efficace e tutte le cose fatte sono state frutto di tavoli di condivisione. Il due gennaio sono stata chiamata e c’è stato un confronto leale e pensavo non distruttivo e in questo dialogo mi è chiesto di dimettermi, non l’ho fatto e l’avrei potuto fare prima, pensando che si sarebbe trovato uno stile più adeguato per la politica che merita questa regione, non uno scarica barile”.
ALESSANDRA BEVILACQUA|redazione@telemia.it