Domenica drammatica nel crotonese dove un barcone carico di migranti, si è spezzato facendo inevitabilmente finire in mare diversi stranieri che viaggiavano a bordo del natante.

La tragedia, le cui cause sono ancora in corso di accertamento, è avvenuta all’alba di stamani, intorno alle 4:40, davanti alle acque di Steccato di Cutro, nel maro Jonio tra le province di Crotone e Catanzaro.

Al momento e dalle prime sommarie informazioni sarebbero oltre una quarantina i corpi senza vita recuperati in acqua e sulla spiaggia dai soccorritori, tra questi risultano alcune donne e bambini, finanche un neonato, mentre sono attivamente in corso le ricerche di altri dispersi.

Uno dei cadaveri è stato ritrovato dai vigili del fuoco di Sellia sull’arenile di Botricello, nel catanzarese. I sopravvissuti sarebbero invece una ottantina mentre il bilancio delle vittime potrebbe evidentemente aggravarsi ancora. Tra i superstiti, purtroppo, non risultato bambini mentre una ventina sono stati trasferiti in ospedale a Crotone.

Sul luogo stanno operando la Guardia Costiera oltre ai Vigili del Fuoco supportati dai colleghi Soccorritori Acquatici e Fluviali, ai Carabinieri, la Polizia, la Guardia di Finanza ed il 118.

Considerando le condizioni proibitive delle acque, i vigilfuoco stanno operando con gli acquascooter per recuperare i malcapitati.

Da quanto appreso lo scafo del barcone, un natante in legno tipo caicco, che era carico di stranieri provenienti da Iran, Afghanistan e Pakistan, si presume oltre 250 persone, non avrebbe retto alla forza del mare finendo contro gli scogli e spezzandosi in due. I rottami dello stresso sono finiti in frantumi sulla spiaggia.

(in aggiornamento)

fonte: cn24tv.it