“Lasciare il Comando di questa prestigiosa Stazione di Vibo Valentia è per me indubbio motivo di intensa commozione e, come per tutti i distacchi dagli affetti cari, anche di velata tristezza, mitigata però dalla soddisfazione e dall’orgoglio per il privilegio che mi viene concesso di ricoprire, nel ruolo ufficiali, la carica di S. Tenente dei Carabinieri, per titoli e meriti”.
E’ quanto comunica Cosimo Sframeli, comandante della Stazione dei carabinieri di Vibo Valentia che lascia la città. “Abbandonando ogni riserva che la formalità dei rapporti ha imposto nel tempo, esterno gratitudine alle autorità politiche, religiose, civili, militari, associazioni culturali e antimafia, ai cittadini tutti, dai quali ho ricevuto sostegno e appoggio per la soluzione dei problemi e per l’adempimento dei doveri istituzionali.
Per ultimo – spiega il comandante – desidero esprimere la più semplice e immediata manifestazione di affetto e per farlo prendo a prestito le parole di un grande scrittore, Paulo Coelho, a me caro che così recitano:“Quando arriva l’ordine di trasferimento il Comandante guarda tutti gli amici che si è fatto durante il cammino. Ad alcuni ha insegnato a udire le campane di un tempio sommerso, ad altri ha raccontato storie intorno al fuoco. Il suo cuore si rattrista, ma egli sa che la sua spada è sacra, e che deve obbedire agli ordini di Colui al quale ha offerto la lotta. Allora il Comandante ringrazia i compagni di viaggio, trae un profondo respiro e va avanti, portando con sé i ricordi di un viaggio indimenticabile.”
Il luogotenente Cosimo Sframeli era arrivato a Vibo proveniente dalle zone calde del Reggino, andando ad occupare il posto per tanti anni ricoperto dal mai dimenticato comandante Nazzareno Lopreiato, investigatore come pochi. Cosimo Sframeli è anche un giornalista e romanziere. Nel tempo ha ricevuto numerosi attestati e onorificenze conquistate sul campo. Con il libro “A ‘Ndrangheta” – scritto a quattro mani con il maresciallo Francesca Parisi – ha ottenuto un ottimo successo. È stato ufficiale dei carabinieri e comandante della Caserma centrale di Reggio Calabria ed è stato anche cooptato all’interno della Commissione Parlamentare antimafia. La nomina è venuta per proposta della presidente Rosy Bindi ed accettata all’unanimità dagli altri membri.
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