Degli enormi quantitativi di rifiuti abbandonati illegalmente, per i quali il mancato conferimento in discarica ha sottratto ingenti risorse al bilancio regionale, sono stati individuati dalle Fiamme Gialle del Roan di Vibo Valentia, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura locale.
Le investigazioni sono scattate dopo che è stata individuata un’area utilizzata come rimessaggio abusivo di imbarcazioni, e sottoposta a sequestro.
Gli accertamenti, condotti anche con il personale tecnico della Provincia di Vibo e dell’Arpacal, hanno portato ad individuare circa sette tonnellate di rifiuti pericolosi e non, attribuibili a privati poi indagati per il deposito abusivo, oltre ad altre 4.500 tonnellate di attribuite invece ad una società risultata proprietaria dell’area dal 2010 al 2014.
Ricevuto il nulla osta dell’Autorità Giudiziaria per l’utilizzo degli elementi di indagine raccolti per finalità fiscali, i militari della Stazione Navale del capoluogo napitino hanno contestato ai presunti responsabili l’omesso pagamento del tributo speciale per il deposito in discarica abusiva dei rifiuti solidi, la cosiddetta “ecotassa”, introdotta per legge nel dicembre del 1995, per favorire una minore produzione di rifiuti, il recupero dagli stessi di materia prima e di energia e la bonifica di siti contaminati oltre al recupero di aree degradate.
Oltre a quantificare il tributo evaso, i Finanzieri hanno richiesto anche l’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dalla Legge Regionale per un ammontare complessivo di circa 2 milioni di euro.
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