Una nuova campagna di sensibilizzazione della segreteria regionale della Uil per la Vertenza Calabria. La prima iniziativa si è tenuta a bordo di un treno regionale lungo la tratta ferrata jonica, che parte da Reggio Calabria e arrivo a Catanzaro. La partenza dalla stazione centrale della città dello stretto è avvenuta alle 13.08, l’arrivo alle 14.41 a Roccella Jonica. La delegazione della Uil era guidata dal segretario generale calabrese Mariaelena Senese.
“La Uil Calabria – ha dichiarato la segreteria Senese – è pronta a rilanciare con determinazione la Vertenza Calabria, una battaglia che il nostro segretario generale, Pierpaolo Bombardieri, ha più volte richiamato come urgente e necessaria. Dal 2021, quando abbiamo mobilitato l’opinione pubblica nella piazza di Siderno insieme ai vertici delle organizzazioni sindacali confederali, le questioni critiche del nostro territorio sono rimaste al centro della nostra agenda”.
Per rinnovare l’attenzione su questi temi cruciali, la Uil Calabria ha deciso di avviare una serie di riunioni itineranti di segreteria. “L’obiettivo è riaccendere i riflettori sui ritardi e le esigenze più pressanti della Calabria – ha aggiunto la Senese – ascoltando direttamente i nostri concittadini e le nostre concittadine. La nostra iniziativa ha preso il via affrontando la questione infrastrutturale, un problema cronico per la nostra regione, partendo a bordo di uno dei tanti treni regionali che servono i pendolari lungo la tratta ferrata jonica. Questo viaggio simbolico è partito da Reggio Calabria, su doppio binario e con rete elettrificata, per poi proseguire su corsia unica e senza elettrificazione da Melito Porto Salvo verso Roccella jonica”.
Durante il viaggio, i sindacalisti della Uil hanno ascoltato i pendolari, raccogliendo le loro opinioni sullo stato delle infrastrutture e le proposte di correttivi necessari. Questa iniziativa sarà replicata in altre aree, per coprire tutte le tematiche che alimentano la Vertenza Calabria, ampliandosi ai settori di competenza dei componenti della segreteria e delle categorie sindacali.
“Noi pendolari viviamo un grande disagio quotidiano. Io viaggio tutti i giorni perché insegno in una scuola a Reggio Calabria. Sono stati soppressi due treni al mattino e questo ha comportato che l’unico che viaggia verso Reggio, alle 7.01, è sempre strapieno, una littorina con due vagoni. Inoltre i lavori tra Melito e Pellaro, un unico binario con lavori che si stanno protraendo oltre la data, comporta ritardo nell’arrivo a Reggio. Di solito servono 22 minuti per fare Melito-Reggio, ma con il treno di ritorno alle 16.38, impiega 44 minuti con sosta di 15 minuti o più a Pellaro”.
“Oggi è una buona giornata, con un treno nuovo, di solito ci sono quelli vecchi e se ci va bene non dobbiamo scendere e prendere quello che arriva dopo. Io viaggio tutti i giorni da Bianco. Un’ora e venti minuti di viaggio se tutto va bene. Io viaggio per lavoro e devo uscire prima perché altrimenti arriverei a casa dopo le 21. E che dire degli studenti? Con il treno alle 13.08 praticamente tutti quelli che pretendono questa tratta devono uscire prima altrimenti tornerebbero a casa a pomeriggio inoltrato”
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