“La politica è la più alta forma di carità ed io credevo che tutti i partiti politici fossero disposti a risolvere i problemi dei cittadini, a prescindere dall’essere stati votati, ma mi sono dovuta ricredere!” Se un cittadino arriva a pronunciare queste parole, aggiungendo – “se i servizi non ci sono, noi ce li creiamo da soli!” – vuol dire che la politica senza dubbio ha commesso degli errori. A parlare con questi toni aspri e taglienti è stata una cittadina di Gerace, Lucia Cusato, intervenendo all’incontro organizzato a contrada Vene di Gerace, il 21 luglio, dal consigliere di minoranza (svolta in Comune) Rudi Lizzi, per discutere, in presenza di Alessandro Nicolò, capo gruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale della Calabria, del problema che affligge da anni questa contrada periferica di Gerace. Ogni anno, Vene rischia di vedersi privare della scuola dell’infanzia, perché non ci sono bambini a sufficienza per la creazione di una classe e l’assegnazione di un insegnante, secondo la normativa. Negli anni passati, ha riferito la Cusato, grazie al Presidente della Provincia di allora, Giuseppe Raffa, si è riusciti a riaprire la scuola, ma adesso da un anno a questa parte, nonostante gli innumerevoli tentativi, le porte della scuola dell’infanzia sono destinate a rimanere chiuse. Questo almeno sulla carta, perché in realtà, nessuna mamma a Vene si è arresa alle decisioni Ministeriali, nei confronti delle quali, neppure la politica comunale ha potuto fare molto, se non appoggiare i cittadini ed interfacciarsi con chi ha preso le decisioni. I genitori dei bambini privati ingiustamente della scuola dell’infanzia, per ovviare al trasferimento che li avrebbe costretti a viaggiare per oltre 40 minuti per giungere nella sede destinata, hanno deciso di costituire l’associazione “Amici di Vene” e di ospitare i piccoli alunni dell’asilo in una tenda piantata nel cortile della scuola, dove hanno svolto l’attività didattica. Nella tenda hanno resistito finché non è arrivato l’inverno, quando, grazie all’intervento del Comune di Gerace, che, come ha ricordato il vicesindaco, Salvatore Galluzzo, ha trattato con la dirigente scolastica, è stato concesso l’uso dei locali scolastici. Un uso informale, visto che l’asilo di Vene non esisteva più nei piani dell’istituto scolastico, ma esisteva invece concretamente grazie ai genitori ed a Lucia Cusato, che, con grande dedizione insieme agli altri, si è messa a servizio della sua comunità, gratuitamente, per garantire un diritto che lo Stato aveva trascurato di offrire ai bambini di una località periferica come Vene. Certamente una bellissima iniziativa quella dell’associazione “Amici di Vene”, ma pur sempre una soluzione tampone e momentanea. “La scuola dell’infanzia di Vene non deve essere un incognita risolta, se si è fortunati, dal dirigente di turno”, come ha affermato Galluzzo, ma deve essere trovata una soluzione definitiva, attraverso un ‘imposizione legislativa regionale che deroghi alla Legge n. 112/98. La soluzione immediata del problema, invece, è stata proposta da un altro degli intervenuti al dibattito, Giuseppe Cusato, Presidente del Consiglio d’istituto, il quale ha fatto riferimento ad un danno erariale compiuto dall’istituto scolastico ed alla volontà di conferire con il Prefetto sia in relazione al paventato danno erariale che alla possibile immediata soluzione, data dall’applicazione di una delibera del Miur del 22.09.2015, con la quale è stato specificato che la scuola di Gerace, essendo autonoma, può creare più classi diminuendo le ore, senza andare incontro ad alcun danno erariale. In questo modo sarebbe possibile garantire l’apertura della scuola dell’infanzia di questa contrada. Una soluzione futuristica del problema è stata suggerita dalla famosa giornalista Anna Larosa, presente all’incontro come cittadina affezionata alla sua terra di origine, la quale ha proposto delle lezioni in videoconferenza per la scuola di Vene, che possano inaugurare una nuova metodologia didattica. Terminati gli interventi del pubblico, le conclusioni sono state affidate naturalmente all’ospite d’onore, che prima di tutto, dato il riferimento di un cittadino all’impegno preso dell’assessore Roccisano, in merito al problema della scuola di Vene, poi non mantenuto per imposizioni di partito, ha sottolineato quanto sia grave il comportamento di alcuni suoi colleghi, che hanno determinato una disaffezione dei cittadini alla politica. In secondo luogo, Nicolò, ha annunciato di essere a lavoro per proporre una modifica a quella legge che non permette a comuni come Gerace, definiti parzialmente montani, di godere delle deroghe numeriche previste per la formazioni delle classi. Il consigliere regionale ha garantito il suo impegno per la risoluzione del problema, auspicando che le su proposte legislative vengano approvate, confidando nel fatto che iniziative migliorative della la scuola dovrebbero essere condivise dalla maggioranza a prescindere dal colore politico di chi presenta le proposte. Le rassicurazioni di Nicolò, fattosi parte diligente per la risoluzione del problema, la partecipazione degli amministratori di Gerace e dei paesi limitrofi e la grande affluenza di pubblico, parte attiva del dibattito, ha soddisfatto a pieno il consigliere Lizzi, che con questa manifestazione ha dimostrato, ancora una volta, come ha ribadito nell’introduzione, che la sua azione politica si fonda principalmente sul concetto di armonizzare centro e periferie, per migliorare le condizioni di vita dei residenti nelle contrade periferiche di Gerace.
ELENA GRATTERI tratto da http://www.reggiocalabriaweb.it