di Giovanni Padalino
Valori di Vita: così si intitola il nuovo libro di Alberto Rocco Maria Sala, edito da Amazon ed a cura di Sandro Ravagnani che tempo fa dedicò alla vita di Alberto, personaggio delle Istituzioni, conosciuto per essere stato tra i primi ad essere tra gli investigatori di Tangentopoli, un volume iconografico e biografico che narrava gran parte delle sue esperienze professionali ed esistenziali dal titolo significativo “L’Ultimo dei Dinosauri”.
Una persona che ha partecipato alla storia del nostro Paese, molto conosciuta a Milano, città in cui, dopo tantissime avventure in Italia ed all’estero, ha deciso di vivere.
Un uomo serio, preciso, con una grande personalità; nella vita il dottor Sala ha fatto tante cose, con impegno e soprattutto con grande determinazione e professionalità.
Alberto Rocco Maria Sala, l’ex poliziotto che riuscì per primo, coordinato dal famoso Pubblico Ministero Antonio Di Pietro, a scatenare Tangentopoli, nella vita ha fatto di tutto.
E, come scrisse anni fa il famoso giornalista corrispondente di guerra Andrea Sceresini:
”E’ stato poliziotto, ha fatto parte della Squadra Omicidi e delle Squadre Speciali Antisequestro.
Ha collaborato con i Servizi Segreti di mezzo Mondo e con i Magistrati più agguerriti. E’ stato in Africa, sulle orme dei trafficanti di armi. Ha piazzato microspie e inseguito latitanti.
Ha insegnato Arti Marziali. Pilota di Elicotteri.
Oggi fa il Security Manager: “il Consulente”, come dice lui. Collabora con l’Ordine dei Dottori Commercialisti (in qualità di Responsabile del Servizio Antiriciclaggio e Anti Finanziamento del Terrorismo) e si occupa di antiriciclaggio “seguendo la traccia dei soldi”, per l’appunto.
Se il vostro idolo è un tale James Bond, se amate le spy story e il brivido dell’arcano, sturatevi le orecchie: questa è la storia che fa per voi.”
Valori di Vita: questo è il nuovo libro che lei ha voluto scrivere.
Quali sono stati i motivi scatenanti e quali obiettivi si prefigge di raggiungere con questa nuova opera?
– ”In un periodo storico politico e sociale quale questo che stiamo vivendo, alla luce di una forte globalizzazione che non permette, specialmente ai giovani, di trovare facilmente punti di riferimento importanti e interlocutori validi, che possano fornire loro un orientamento utile per la comprensione della realtà che li circonda e, in ultima analisi, di poter scegliere il percorso di vita più idoneo, ho voluto illustrare con didascalie e servizi fotografici, alcuni indirizzi da seguire o, comunque, da valutare.
Il tutto non con dei racconti o sermoni vari ma con uno spirito meramente divulgativo e con tematiche che possano fornire un panorama di situazioni a volte insospettabili e sconosciute ai più.”
Poliziotto, detective, giornalista, scrittore, manager e anche attore!
Lei appare come un uomo fortemente dinamico, a cosa deve questa sua poliedricità?
– “Questo mio eclettismo nasce sin dall’infanzia, grazie anche ai miei genitori, tanto è che prima ancora di frequentare la scuola già sapevo leggere e scrivere. Nella mia vita ho letto centinaia se non migliaia di libri e giornali di tutti i generi e di tutte le opinioni, perché ero e sono convinto che leggere ed ascoltare tutti, anche se non se ne condividono le opinioni, concorra a formare un pensiero ed una opinione propri.
Ho faticato molto nella mia vita, specialmente all’inizio tra gli alti e bassi economici della mia famiglia ma ho sempre avuto le idee molto chiare di quello che avrei voluto fare nella mia vita. E, fortunatamente, penso di essere riuscito a raggiungere sostanzialmente tutti gli obiettivi che mi ero prefissato.
Ho seguito e fatto osservare la Legge, ho fatto politica sindacale come Segretario, ho ripreso gli studi dopo averli interrotti per necessità, e ho sempre pensato e vissuto come volevo io, cercando di non infrangere Leggi e regole.
Sicuramente sono anche io un “peccatore” ma ho sempre agito per il bene ed in buona fede.”
Lei, tra le tante cose che ha fatto, è quello che è riuscito a scatenare tangentopoli con il Magistrato Di Pietro, cosa si ricorda di quel momento?
– “Ero in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Milano che, all’epoca non essendo ancora nati uffici centrali quali la D.I.A. e lo S.C.O., risultava essere la punta di diamante delle investigazioni in Italia.
Una mattina all’alba di quei primi anni 90”, mi chiamò personalmente un magistrato poco conosciuto in quel momento ma con il quale avevo già lavorato, convocandomi nel suo ufficio dove ci incontrammo anche con l’allora Capo della Squadra Mobile.
Al termine della riunione decidemmo di mettere sotto controllo sia i telefoni che le auto e gli uffici, anche attraverso microspie piazzate con tecniche poliziesche, ad un tale “Mario Chiesa”.
In breve scoprimmo come veniva acquisita una enorme quantità di denaro, con il coinvolgimento di politici, industriali ed amministratori pubblici e scoprimmo, fattore eclatante e fondamentale per le indagini, i conti correnti segreti in Svizzera di cui il conto “Levissima”, il resto è storia.”
Oggi chi è Alberto Rocco Maria Sala?
– “Dopo circa 30 anni di Ministero dell’Interno e 20 anni di libera professione come Consulente Aziendale per la Sicurezza e Intelligence, dopo aver girato mezzo mondo e divorziato da una fotomodella americana, oggi sono un maturo pensionato che ogni tanto si diletta a scrivere articoli e qualche libro, coltiva amicizie, ama la buona cucina e sa preparare anche ottimi piatti, valutando di volta in volta qualche breve vacanza in giro per l’Italia.
Sono presidente onorario della Associazione “Walt Disney” che si prefigge di svolgere attività di promozione nei confronti di giovani meritevoli di attenzione.
In ultimo, mi permetto di affermare che, nel mio piccolo cerco sempre di aiutare chi a mio parere ne abbia bisogno, regalando ad altri un po’ di quella fortuna che mi ha sempre accompagnato durante tutta la mia esistenza”.