Il “colpo”, l’inseguimento rocambolesco per le strade cittadine ed addirittura in pieno giorno, i malviventi in trasferta che sfidano le forze dell’ordine nel tentativo di darsi alla macchia.
Ci sono tutti gli ingredienti per un episodio da telefilm poliziesco in stile americano ma la vicenda è tutta italiana, alessandrina per l’esattezza.
La “location” (tanto per restare ancora un po’ in tema cinematografico) è Valenza, popolosa cittadina di circa 18 mila abitanti nella provincia di Alessandria, in Piemonte, dove quattro malviventi, giunti in zona dalla provincia di Crotone, in Calabria, hanno tentato di assaltare, giovedì scorso (ma la notizia è trapelata oggi), un laboratorio orafo.
Il gruppo – come spiegano i Carabinieri – è entrato in azione poco prima di mezzogiorno, in via Martiri di Lero, col volpo coperto e pistola in pugno.
Uno di loro ha finto la consegna di un pacco, riuscendo a indurre le dipendenti ad aprire le porte. L’attenzione delle commesse si è però immediatamente spostata sugli altri rimasti più indietro, pronti a entrare anche loro una volta avuto il via libera dal complice.
I tre, completamente mascherati, hanno cercato comunque di forzare l’accesso, prima che venisse bloccato e venisse lanciato l’allarme con una telefonata al 112.
Da qui la decisione di desistere e la fuga dei rapinatori a bordo di un’auto, intercettata però da una pattuglia dei Carabinieri, giunta rapidamente sul posto grazie all’attivazione del piano antirapina della Compagnia cittadina.
L’utilitaria – che successivamente è risultata rubata – dopo un breve inseguimento è stata abbandonata in un parcheggio; da qui i malviventi hanno continuato la loro fuga a piedi, prendendo direzioni diverse, evidentemente per complicare l’intervento degli investigatori e assicurarsi di non essere catturati.
Vana speranza perché i Carabinieri hanno individuato prima uno dei fuggitivi, in via Pio La Torre, poi un altro che si era invece nascosto tra la vegetazione prospicente al piazzale e dove era riuscito a cambiarsi i vestiti con altri che aveva rubato poco prima da uno stendino.
A bordo dell’auto usata dai rapinatori sono stati ritrovati una maschera di carnevale corrispondente a quella indossata durante il tentato assalto al laboratorio orafo e il pacco utilizzato per la finta consegna.
Per due fermati, un 23enne e un 34enne della provincia di Crotone, inevitabili sono scattate le manette per tentata rapina pluriaggravata; dopo la convalida da parte del Gip del Tribunale di Alessandria, sono stati sottoposti ai domiciliari.
Le perquisizioni eseguite dai militari hanno consentito di recuperare nelle tasche di uno dei due le chiavi di un’altra auto risultata “pulita”, rinvenuta successivamente nello stesso piazzale in cui era stata abbandonata l’utilitaria; con questa, evidentemente, i rapinatori contavano di sparire una volta lasciata quella usata per il “colpo”.
Sono ancora in corso le indagini volte a trovare gli altri due complici, riusciti a far perdere le proprie tracce a bordo di una terza vettura ancora sconosciuta; i carabinieri stanno eseguendo gli accertamenti anche per individuate i possibili “basisti”, dato che agli investigatori risulta evidente che non possa essersi trattato di un’azione improvvisata, quanto invece frutto di un’attenta pianificazione.
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