Ursula von der Leyen confermata per un secondo mandato alla guida della Commissione europea con 401 voti, mentre 284 eurodeputati hanno votato contro, 15 si sono astenuti e 7 sono state le schede vuote.

La maggioranza necessaria era di 360, perché non ha votato un parlamentare catalano che si era rifiutato di giurare. Sulla carta Ppe, S&D e liberali contano 401, i Verdi che hanno sostenuto von der Leyen hanno 53 seggi. Ora si cercherà di capire quali sono stati i movimenti all’interno dei singoli gruppi e di verificare qual è stato il comportamento di voto degli eurodeputati di Fratelli d’Italia.

“Chi resta fermo resterà indietro, chi non sarà competitivo sarà dipendente”, ha detto von der Leyen prima del voto all’Europarlamento per l’elezione del presidente della Commissione.

Il patto tra Popolari, Socialdemocratici e Liberali ha garantito i voti.

Le linee programmatiche di von der Leyen

La presidente della Commissione designata si impegna a mantenere la rotta sul Green Deal europeo e intende lanciare un piano per l’industria pulita nei primi 100 giorni del mandato. È quanto si legge nelle linee guida sui prossimi cinque anni di mandato pubblicate prima del dibattito in Aula.

“Questo preparerà la strada verso l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% per il 2040, che proporremo di inserire nella nostra legge europea sul clima”, si legge nel documento in cui von der Leyen annuncia che proporrà una legge per accelerare la decarbonizzazione industriale.

“Guardando al futuro, il Clean Industrial Deal deve consentirci di investire di più insieme nelle tecnologie pulite e strategiche e nelle industrie ad alta intensità energetica” e “per questo proporrò un nuovo Fondo europeo per la competitività nel quadro della nostra proposta per un bilancio nuovo e rafforzato”.

“Per quanto riguarda i finanziamenti e gli investimenti pubblici – continua nella dichiarazione – la prima priorità sarà garantire l’utilizzo delle risorse disponibili tramite Next Generation EU e il bilancio attuale”.

“Questa sarà una Commissione europea degli investimenti”, puntualizza Ursula von der Leyen: “Avanzeremo proposte per semplificare, consolidare e codificare la legislazione per eliminare eventuali sovrapposizioni e contraddizioni, mantenendo al contempo standard elevati. Affronteremo anche il mosaico di normative nazionali che rende più complicato fare affari in diversi Paesi dell’Ue”, si legge nelle linee guida.

“Proporrò un nuovo status giuridico a livello europeo per aiutare le imprese innovative imprese innovative. Si tratterà di un cosiddetto 28/esimo regime per consentire alle imprese di di beneficiare di una serie di norme più semplici e armonizzate in alcuni regole più semplici e armonizzate in alcuni settori”, spiega la presidente designata.

Quindi, la guerra in Ucraina: “Il miglior investimento nella sicurezza europea è investire nella sicurezza dell’Ucraina. Il sostegno finanziario, politico e militare dell’Europa deve continuare per tutto il tempo necessario. Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione, anche attraverso il Fondo europeo per la pace, lavorando su tutto, dalle necessità immediate ai futuri sforzi di ricostruzione attraverso il Fondo per l’Ucraina”. E’ quanto si legge nelle linee guida di Ursula von der Leyen pubblicate poco prima del voto in aula.

“La pace in Europa non è mai stata scontata, ma qualsiasi illusione è stata infranta dalla guerra di aggressione di Putin in Ucrain- continua- Gli attacchi nauseanti e spietati contro ospedali pediatrici, infrastrutture energetiche e altri obiettivi civili mostrano fino a che punto la Russia di Putin è disposta a spingersi. L’Ucraina sta combattendo per la libertà, la democrazia e i valori dell’Europa. La nostra determinazione collettiva deve essere tanto forte quanto grande è la sfida”, aggiunge.

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