R. e P.

Caro Mio Presidente,

mi chiamo Erica Cavaleri, ho 43 anni, sono una biologa specializzata in Patologia in forza presso l’Ospedale di Latina dal febbraio 2022 grazie (E MI VERGOGNO A SCRIVERLO) al covid. Ma prima di tutto sono figlia, madre e donna Calabrese. Le scrivo perché vorrei appellarmi alla sua coscienza di Uomo e Rappresentante delle Istituzioni. In questi giorni leggo la notizia che la Sanità Calabrese verrà potenziata attraverso un accordo firmato da Lei che permetterà a ben 497 medici cubani di riempire i posti vacanti presenti nelle strutture ospedaliere. Per carità, nulla di male, se non fosse che sparse in Italia e nel mondo ci sono tantissime professionalità come me che dopo aver atteso tanto tempo sono dovute andare via con la speranza di dover ritornare. Vede, nella vita c’è un proverbio che afferma: “Di speranza si vive”. Ma anche in questo caso la speranza è stata soppiantata dalla DELUSIONE. Lei che ha rappresentato per Noi Calabresi (non a caso il maiuscolo) la SPERANZA di una rinascita dopo 15/20 anni di assenza politica. Lei che ha fatto una brillante carriera politica ascoltando i bisogni della gente; non può essere la medesima persona che con una firma ha cancellato la Speranza di tutti noi giovani calabresi in attesa di un riscatto. Sa perché scrivo questo? Perché io ho dovuto scegliere di dover andare via dopo 15 anni di onorato servizio presso un laboratorio di analisi sempre grazie al DEMERITO della politica che non pagava le strutture convenzionate in tempo e conseguentemente gli stipendi (ritardi di almeno 1 anno).

Poi, è arrivato il COVID e le ASL hanno bandito la disponibilità per le figure professionali. Ebbene, sa qual è stato il risultato?…..Che io ho presentato domanda sia in Calabria che a Latina. Purtroppo in Calabria non so per quale motivo io e molti altri come me non sono apparsi nemmeno in graduatoria; mentre a Latina da EMERITA SCONOSCIUTA sono stata assunta. In tutto ciò ho volutamente omesso che anche mio marito: biologo come me è stato assunto a Latina. Come mi spiega questa disparità?….voglio pensare che i potenti mezzi informatici della regione siano andati in tilt quando abbiamo presentato domanda. Ora, cortesemente, non dica che i concorsi vanno a vuoto perché, come vede siamo in tanti ad aspettare la sua chiamata.Per non parlare dell’immagine denigrante che Lei ha dato all’estero nel momento in cui ha fatto lo “scoop” (vedi titolo su “The Times”). Vorrei tanto ricredermi, ma mi aspettavo da Lei e dalla sua amministrazione una condotta più lineare – “patriottistica” a favore della Calabria e dei calabresi che in Lei hanno riposto FIDUCIA E SPERANZA. Vorrei tanto pensare che quella parte buona della Politica rivolga un pensiero a chi come me vuole costruire un futuro migliore nella Nostra Terra. Per cui, mi auguro che Lei possa attenzionare la mia missiva e quella di tutte le persone che le stanno scrivendo nella speranza di essere in tempo per cambiare le cose. Per questo voglio sperare che dopo tutto ciò piuttosto che assumere medici cubani dia la possibilità a chi vuole lavorare in Calabria di poter realizzare il nostro sogno. La mia disponibilità a lavorare ce l’ha…..e cosa più importante: NON VENGO DA CUBA. A questo punto, ripongo in Lei la speranza di potermi ricredere……ma non vorrei chiudere questa bella storia con un altro proverbio che recita: “chi vive di speranza, disperato muore”. Buon lavoro,

Erica Cavaleri

foto adnkronos