di Giovanni Padalino
In un mercato italiano saturo di cantilene rap, tutte uguali, e canzonette estive, c’è chi, la musica, ancora la scrive con tutti i crismi, e per di più canta, con un timbro di voce più unico che raro, le sue sensazioni ed esperienze di vita. Parliamo del cantautore e poeta avellinese Andrea Pinto, che scrive e arrangia le sue canzoni, chitarra e voce, infischiandosene totalmente della moda e del mainstream. La sua canzone Scorci, contenuta nel suo omonimo videoclip, ne è l’assoluta prova. Infatti, le progressioni di accordi alternativi, la batteria impeccabile, i riff di chitarra oscuri ed accattivanti, uniti alla particolarissima voce baritonale di Andrea Pinto, creano un di arrangiamento davvero molto interessante ed eleaborato. Più alternativa nella strofa, ma più melodica nel ritornello, la canzone è un susseguirsi di note introspettive e affascinanti che imprigionano l’ascoltatore in un’atmosfera nostalgica, fatta di ricordi e di emozioni passate, che troppo spesso cadono nel dimenticatoio, ma che in realtà vorremmo sentirle ancora nostre.
Ad ogni modo, il risultato del lavoro di Andrea Pinto è una canzone che ci trasporta piacevolmente in quel mondo perduto che è la “giovinezza”, ossia quell’amica speciale, che “nel bene e nel male”, ci ha tenuti per mano, nel nostro percorso di crescita, aiutandoci a diventare adulti, anche se, molto spesso, ci ha promesso cose che non ha poi mantenuto, lasciandoci delle ferite profonde che non si sono mai più rimarginate: (“Ed il tempo vola via / Ma ci lascia la scia / Dei ricordi e degli anni / Dei nostri fantasmi”).
Andrea Pinto, figlio degli anni 90, ricorda quel periodo fantastico della sua vita che lo ha visto crescere e maturare, ma allo stesso tempo non dimentica il suo lato oscuro, fatto di speranze e illusioni incompiute, che si sono perse nel tempo, come “lacrime nella pioggia”. Infatti, con il passare degli anni, la vita ci ha portati faccia a faccia con una realtà spesso dispotica, che ha soffocato il nostro ardore giovanile, come una camera a gas.
Scorci è quindi un viaggio nostalgico e oscuro in quel malessere adolescenziale che spesso si fa premonitore delle nostre incertezze e delusioni. Ma allo stesso tempo, consacra la bellezza di quell’età, che sebbene colma d’inquietudine e di ribellione anarchica, è pur sempre il tempo più bello della nostra vita.
Il videoclip è stato prodotto dall’Associazione Culturale Sonic Muse ETS e pubblicato e distribuito dalla major discografica Moon Records, con sede a Berlino, con la quale il cantautore da anni lavora, producendo dischi e canzoni, che sono diventate molto spesso anche suonerie per colossi telefonici come Vodafone, Kyivstar, LifeCell etc.
Il singolo “Scorci”, è contenuto anche nel suo ultimo libro di poesie e canzoni, intitolato “Deserto di Sale / Salt Desert”, in versione bilingue e pubblicato da “IL Terebinto Edizioni, ed è possibile ascoltarlo, come tante altre canzoni del cantautore, in migliaia di playlist spotify, italiane ed internazionali.
Andrea Pinto è, infine, autore di tre dischi ufficiali, pubblicati dalla sua casa discografica Moon Records: “Sub Rosa”, “Sogni d’altro tempo” e “Gloria Victis”, nonché di una silloge di poesie: “Senza titolo, tempo, senso e soluzione”, prodotta, pubblicata e distribuita dalla Nulla Die Eizioni.