R. e P.

Quest’anno la Pro Loco di Brancaleone ha voluto realizzare un piccolo presepe all’interno del sito rupestre del Parco Archeologico Urbano di Brancaleone Vetus da alcuni anni sotto le cure e la gestione dell’associazione.
Il piccolo presepe è stato collocato in questa location in occasione delle festività natalizie ormai alle porte e -come spiega il Presidente Carmine Verduci – vuole essere un simbolo di speranza, la nascita di Gesù Cristo nostro Signore che, come narrano le scritture nacque in una grotta nei pressi di Betlemme. Le grotte di Brancaleone sono uno dei simboli più antichi del nostro comprensori, che rappresentano le origini del nostro paese e del nostro popolo, legato ad un profondo legame con la cristianità orientale che a partire del VI sec. d.C. giunse in questi luoghi per sfuggire alle persecuzioni musulmane prima e iconoclaste qualche secolo dopo. Questi religiosi provenienti dalla Siria, Cappadocia e Anatolia trovarono rifugio in questi luoghi adattandosi all’ambiente edificando così piccoli cenobi, laure e chiese grotte che diedero poi vita alla città di Sperlinga o Sperlong, una piccola cittadella rupestre che qualche secolo più tardi, riunificando le popolazioni sparse per le campagne circostanti attorno a questi religiosi fu dotata di Castello e mura di cinta che la proteggevano dagli attacchi dei saraceni, che di tanto in tanto giungevano via mare sulle coste Calabresi per saccheggiare paesi e città. Questo presepe –conclude Verduci- vuole essere un messaggio di Pace e di riflessione, in questo momento storico in cui assistiamo alla perdita dei valori della nostra civiltà. Riunificando le coscienze, ricuciremo i valori più profondi della nostra civiltà, legata alle radici e ai nostri antichi avi.
Il presepe nella roccia, così hanno intitolato la piccola opera i soci della Pro Loco di Brancaleone, vuole lanciare un messaggio di speranza per il futuro di questo luogo che da anni ha iniziato a vivere un momento florido con centinaia di visitatori che durante l’anno si recano in questo luogo per ammirare le vestigia antiche del borgo abbandonato e delle sue grotte. Una nuova rinascita culturale che è avvenuta grazie ad un progetto di recupero dei percorsi turistici che ha reso fruibile gran parte del borgo con dei percorsi emozionali e sensoriali in grado di affascinare i target turistici che ormai si muovono anche da fuori Italia, grazie all’intensa promozione via web che l’associazione effettua 365 giorni l’anno.
Il piccolo presepe nelle rocce dunque ha già cominciato ad attirare i curiosi, che anche nei weekend amano visitare questi luoghi.

Lr