Avevamo scritto ad agosto dello scorso anno sperando che l’amministrazione della Giustizia minorile prendesse i provvedimenti necessari a sanare la drammatica situazione in cui versano gli Uffici del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità di Reggio Calabria. Purtroppo oggi siamo costretti a risollevare una questione di estrema urgenza e fondamentale importanza, che riguarda le immutate e inaccettabili condizioni igienico-sanitarie che ancora affliggono gli uffici in questione.

A riaprire la vicenda è Patrizia Foti – vice Coordinatore Nazionale UILPA Giustizia.

In rappresentanza del personale coinvolto – prosegue Foti – vogliamo ancora una volta richiamare l’attenzione su una situazione che richiede interventi immediati e risolutivi, poiché il contesto lavorativo, a tutt’oggi risulta fortemente compromesso, con conseguenze che minano pesantemente il benessere dei dipendenti e influenzano negativamente anche l’erogazione dei servizi offerti all’utenza.

A confermare l’inagibilità di parte dei locali, anche l’interdizione di circa 90 mq della struttura, proprio a causa di queste carenze. Situazione, questa, che non solo mina la motivazione e la tranquillità dei lavoratori, ma danneggia anche la fiducia e la percezione dell’utenza nei confronti dei servizi erogati;

A completare il triste quadro anche la mancanza di adeguate postazioni lavorative e conclamate criticità logistiche e strutturali.

Scarsa illuminazione, carenze igienico sanitarie a causa di una continua e persistente presenza di escrementi di roditori e di una cospicua invasione di blatte, la scorretta gestione dei rifiuti e il blocco delle finestre che non permette il normale ricambio d’aria e la persistenza di olezzi fognari, è l’attuale status in cui sono costretti a convivere i lavoratori.

L’adozione di misure correttive efficaci – continua Foti – è l’obiettivo che ci prefiggiamo come sindacato, perché siamo fermamente convinti che sia importante promuovere e adottare provvedimenti urgenti affinché la cultura della sicurezza sul posto di lavoro sia il pane quotidiano per la gestione degli uffici della pubblica amministrazione. La gestione dei rischi e la segnalazione di potenziali pericoli devono essere considerati aspetti di primaria importanza nella vita quotidiana dei lavoratori.

Insomma, un quadro tracciato inverosimile e allarmante, per il quale abbiamo chiesto a tutte le autorità competenti un urgente intervento atto a sanare le tangibili criticità e aprire un tavolo tecnico per il trasferimento degli uffici presso una struttura facente parte dell’elenco dei beni confiscati.

Positivi i primi riscontri di questi giorni anche dalla Prefettura, che ha investito della questione sia l’ASP reggina che l’Ispettorato del Lavoro.

All’incontro a cui abbiamo partecipato oggi, il nostro autorevole intervento ha sortito i primi confortanti effetti per i lavoratori.

In primis un’apertura della dirigenza, nella figura della dottoressa Cavalletti – dirigente del Dipartimento del Centro Giustizia Minorile per la Calabria, che ha espresso la volontà del trasferimento degli uffici presso nuovi locali, oltre a predisporre una immediata disinfestazione straordinaria dei locali.

Riteniamo proficuo l’incontro odierno, sulle cui risultanze non mancheremo di vigilare; dobbiamo purtroppo però registrare – conclude Foti – la totale assenza del Direttore Generale e del Capo Dipartimento a suo tempo investiti della questione rimasta totalmente ferma al capolinea.