Un uomo, pregiudicato originario di Vibo Marina ma residente da tempo a Tropea, è stato tratto in arresto dai Carabinieri della locale stazione alle prime luci dell’alba, con l’accusa di essere l’esecutore materiale dell’incendio che il 15 gennaio scorso ha distrutto un ristorante ubicato nel pieno centro della nota località turistica.

Questo l’esito delle meticolose indagini svolte sin da subito dalla Procura, che a distanza di circa sei mesi è riuscita ad individuare uno dei soggetti che si ritiene fosse presente sulla scena.

Già, perché l’uomo non avrebbe agito da solo, bensì assieme ad un’altra persona non ancora identificata ma ripresa dalle telecamere di videosorveglianza.

Le stesse telecamere che hanno mostrato come l’indagato sia arrivato sul posto a bordo di un monopattino, cospargendo il gazzebo esterno del locale con del liquido infiammabile poi dato alle fiamme. Fiamme che hanno causato lo scoppio di una bombola che, solo fortunatamente, non ha provocato feriti, neppure nelle abitazioni soprastanti.

Una volta identificato il soggetto è stato anche possibile ricostruire le presunte motivazioni dietro al gesto. L’uomo infatti è il fratello di una ristoratrice che gestisce un altro ristorante nelle vicinanze.

Per gli investigatori una “rivalità commerciale” – se così la possiamo chiamare – sfociata in un vero e proprio attentato, che ha causato il panico tra i residenti e numerosi danni anche agli edifici circostanti.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di essere ascoltato dal Gip del Tribunale di Vibo Valentia per l’interrogatorio di garanzia.

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