Il Blues di Trenitalia, società a capo del Polo Passeggeri del Gruppo FS, è arrivato a Berlino in occasione di InnoTrans, il salone internazionale per le tecnologie dei trasporti dove FS è presente con le principali novità del Gruppo nell’ambito della mobilità green di persone e merci.
L’esordio dei Blues avverrà in Sicilia e in Sardegna e le successive consegne riguarderanno Toscana, Lazio, Calabria e Friuli-Venezia Giulia nel 2023. I nuovi treni, espressione delle competenze ingegneristiche di Trenitalia e Hitachi, sono prodotti negli stabilimenti italiani di Pistoia, Napoli e Reggio Calabria.
Possono raggiungere i 160 km/h di velocità massima con un’accelerazione di 1,10 m/sec2 e ospitare fino a 300 persone sedute nella composizione a quattro carrozze. Il design innovativo sia all’interno sia all’esterno del treno fa del Blues uno dei convogli più all’avanguardia nel mondo del trasporto ferroviario.
Il Blues offre tutti i comfort del nuovo standard del trasporto regionale ed è stato progettato e costruito attorno alle esigenze dei passeggeri. Dall’architettura degli interni che esalta gli spazi alle ampie superfici vetrate, con finestrini di lunghezza maggiorata; fino alla disponibilità di un massimo di otto postazioni bici raggiungibili direttamente dal vestibolo e all’elevata capacità di trasporto bagagli.
Il treno è, inoltre, dotato di un sistema di climatizzazione, con ottimizzazione dei consumi in base all’effettivo numero di passeggeri trasportati. Sono presenti prese usb e di corrente a 220V e la predisposizione a una maggiore e più semplice connettività a bordo.
Il Blues può viaggiare con motori diesel su linee non elettrificate, con pantografo sulle linee elettrificate, e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio sulle linee non elettrificate o durante la sosta nelle stazioni, azzerando emissioni e rumori.
Le batterie consentono inoltre di imprimere ulteriore potenza rispetto alle normali prestazioni. Questa tecnologia ibrida di nuova generazione si traduce in prestazioni all’avanguardia che, mediante lo spegnimento dei motori nelle fasi di approccio, sosta e ripartenza dalle stazioni, sono in grado di garantire una riduzione del 50% del consumo di carburante, oltre a una forte diminuzione di emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel, assicurando anche la massima silenziosità nelle fasi di stazionamento.
Fonte FS news