Il vocabolo “trasumanar” , hapax legomenon( cioe’ usato una sola volta da Dante)significa “oltrapassare i limiti umani”ed e’ di probabile conio dantesco, come altri neologismi creati per esigenze espressive e frutto della sua potente fantasia .Tali creazioni sono manifestazioni di quel plurilinguismo ,proprio della Commedia , a cui si contrapporra’ il monolinguismo petraschesco ,proprio del Canzoniere.L’esigenza di creare nuovi vocaboli si fa sentire sempre di piu’ nel Paradiso , in relazione al fatto che Dante si trova a esprimere una realta’ sovrumana , e percio’ indicibile, con gli strumenti del codice linguistico consueto.Da qui singolari neologismi formati da verbi piu’ alcuni prefissi ; uno usatissimo e’ “in-inurbarsi(=entrare in citta’ , Purgatorio ,XXIV, v. 69); ” indiarsi ” ( =assimilarsi a Dio, Paradiso , IV , v.28); ” indracarsi “( = divenire feroce come un drago, Paradiso, XVI, v 115 ); ” infuturarsi”(= prolungarsi nel futuro , Paradiso, XVII, v.102).Altre volte lo stesso prefisso “in” viene unito a numerali o avverbi per indicare il ripetersi e il moltiplicarsi.In altri casi viene usato il prefisso a- “appulcrare “( = abbellire , dal latino pulcrer) e “adimare ” (=volversi in basso) . In altri ancora il prefisso dis- ( elevarsi da una distesa d’acqua ). Interessante e’ anche chiedersi come siano state valutate tali nuove espressioni e quale fortuna abbiano avuto .Per esempio un purista rigoroso come Pietro Bembo le giudica a volte con quelche riserva, mentre nello stesso secolo , Tasso le ammira ; cosi come faranno Leopardi e De Sanctis nell’ Ottocento .

Quanto alla fortuna ci sono state di volta in volta riprese letterarie per esempio Tasso usa “inzaffirare” e Alfieri ” intuarsi” , mentre Gozzano ” inmillarsi” e Pasolini intitola una sua raccolta Trasumanar e organizzar. Ritornando al ” trasumanar” , tale vocabolo e’ un deaggettivale cioe” un verbo derivante da un aggettivo (umano)con l’aggiunta della proposizione latina trans . Il verbo in questione indica una situazione eccezionale , quella di Dante che sta per entrare in Paradiso , e la relativa reazione del suo animo , giacche’ trasumare e’ passare dall’ umanita’ ad un grado piu’ alto, cioe’ a Dio.

Professore Vincenzo Bruuzzaniti