Reggio Calabria. “Apprendiamo che il collegamento ferroviario da Reggio Calabria verso Roma con il Frecciargento di Trenitalia delle 6.43, adesso non ci sarebbe più, questa notizia dovremo approfondirla. Non permetteremo che l’arrivo di un treno sostituisca quei già pochi esistenti, l’offerta va migliorata, aumentata ed integrata con l’intermodalità”. Così aveva espresso le proprie preoccupazioni, all’agenzia il Dire, il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.

La smentita è arrivata qualche ora dopo – sempre attraverso la stessa agenzia di stampa – dall’assessore regionale ai trasporti Domenica Catalfamo: “il Frecciarossa Reggio Calabria-Torino è un servizio aggiuntivo che non sostituità gli altri treni. Trenitalia al momento è al 45% dell’offerta, abbiamo dovuto ridurre quella dei percorsi nazionali relativi agli spostamenti interregionali per via dell’emergenza Covid-19, ma ora stiamo riprendendo per fasi. Dal 14 giugno l’offerta di Trenitalia tornerà all’80% con il ripristino dei servizi”.
Smentita dell’assessore regionale a parte, tuttavia, quella del Sindaco potrebbe risuonare come una vera e propria “cantonata” da qui ai prossimi giorni. Non è ancora ufficiale, se non che a partire dal 14 giugno potrebbero esserci importanti novità nei collegamenti ferroviari da e per Reggio Calabria. Non solo con destinazione Roma, ma con collegamenti diretti con altre importanti città del Nord Italia.
A quanto pare, sulla tratta Reggio-Roma, è vero non ci sarà l’attuale “Frecciargento”, perché sarà rimpiazzato da un sempre “argentato” ETR 600, treno ad assetto variabile, decisamente più moderno degli attuali ETR 485. È più di un’indiscrezione: non solo raggiungerà la Capitale seguendo l’attuale tracciato (fermate intermedie Villa San Giovanni, Rosarno, Lamezia Terme, Paola e Salerno), ma sembra ormai certo che sarà prolungato fino a Venezia. Oltre all’introduzione del nuovo e più fiammante treno, a cambiare dovrebbe essere l’orario di partenza, anticipato alle 5,50 del mattino. Per raggiungere il capoluogo lagunare ci vorranno, secondo le attuali stime, poco più di 9 ore, senza effettuare alcun cambio.
Ma non sarà, l’unica novità legata all’offerta del “pacchetto” “Frecce” da e per la Calabria. Al “Frecciarossa” Reggio-Torino, ormai realtà, al prossimo venturo “Frecciargento” per Venezia (passando per Roma e non solo), si andrà ad aggiungere un ulteriore “Frecciarossa”: il Reggio Calabria-Milano, tratta che sarà servita, così come il Torino, da un ETR 500.
L’auspicio è che già dal prossimo orario estivo (il 14 giugno) le nuove corse possano già servire la nostra regione. Ciò, tuttavia, non deve far cullare sugli allori nessuno. Soprattutto gli esponenti politici che rappresentano la città di Reggio ai vari livelli, i quali dovrebbero battersi per garantire il diritto alla mobilità ai propri amministrati, consentendo loro di poter accedere ad un’offerta più ampia, non solo legata al trasporto ferroviario.
Il salto di qualità, la città metropolitana lo raggiungerà solo quando potrà usufruire di un aeroporto degno di questo nome. È giunto il momento di mettere da parte annunci e promesse varie, così come i “si deve fare” o i “c’è bisogno di” che non portano da nessuna parte. E la mancata strategia di SACAL per far ripartire come si deve l’Aeroporto dello Stretto sembra confermare l’immobilismo di una politica ben lontana dal riprendersi dalla quarantena.

Articolo di Francesco Chindemi reggiotv.it