Sarà quella di oggi una giornata decisamente nera per i pendolari e viaggiatori di tutta Italia che dovranno fare i contri con lo sciopero totale indetto dai lavoratori del settore ferroviario.
Una mobilitazione che durerà otto ore, ovvero dalle 9 alle 17 di questo giovedì 30 novembre, e che vedrà coinvolto tutto il gruppo delle Ferrovie dello Stato e di tutte le imprese del settore.
Uno sciopero indetto dopo il tragico incidente avvenuto martedì scorso sulla tratta jonica calabrese, al passaggio a livello di località Thurio, lungo la linea Catanzaro-Sibari, tra un treno regionale ed un mezzo pesante, costato la vita ad una capotreno e ad un giovane camionista .
Le sigle sindacali avevano annunciato, in verità, un black out di 24 ore ma il Garante, che ha comunque riconosciuto le ragioni della protesta (proclamata senza preavviso per “gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori”) invitando le Ooss a contenere l’astensione, appunto, alle 8 ore.
Sigle che ricordano come da anni venga dalle stesse denunciata la pericolosità dei passaggi a livello “in tutti i livelli di confronto”, chiedendone la soppressione totale.
“Nonostante l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria abbia evidenziato il numero di incidenti e di vittime determinati da incidenti analoghi a quello odierno (del 28 novembre scorso, ndr), i passaggi a livello in Italia sono ancora migliaia” sbottano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal.
Secondo i sindacati confederali le istituzioni ed Rfi non si preoccuperebbero di innalzare gli standard di sicurezza sull’infrastruttura ferroviaria, e chiedono dunque e nuovamente l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro.