Casualità, leggerezza o chissà cosa. Sta di fatto che a pagarne un caro prezzo è stata una donna di appena 32 anni, Antonia Andali, deceduta giovedì scorso nell’ospedale Pugliese di Catanzaro.
Una tragedia che colpisce una intera famiglia, soprattutto i due figli della vittima, di appena 6 e 12 anni, che dovranno fare a meno delle gioia e dell’amore della mamma. Ma che lascia un vuoto anche nella piccola cittadina di Cropani Marina, dove Antonia viveva (lavorava in distributore di carburanti con un bar di proprietà della famiglialungo la statale 106) e della vicina Botricello, suo paese di origine.
Sulle cause della sua morte è ancora buio. La sua salma è per ora nell’obitorio del nosocomio del capoluogo e si attendono le disposizioni della magistratura che potrebbe stabilirne l’autopsia per chiarire la vicenda e le eventuali responsabilità.
Agli inquirenti si è rivolta la famiglia della giovane, che ha sporto denuncia dopo l’accaduto agli agenti della questura di Catanzaro.
Gli eventi sono precipitati nel fine settimana scorso. La 32enne aveva avuto la febbre alta per due giorni, tra domenica e lunedì, poi problemi di dissenteria e spossatezza. Era stato chiamato anche il 118 non intervenuto, come accade spesso, per casi di febbre.
La donna era stata così seguita dalla guardia medica e dal dottore di famiglia che accortosi giovedì scorso della gravità del caso l’aveva fatta ricoverare in ospedale con un’ambulanza. Troppo tardi, Antonia muori di lì a poco proprio nel nosocomio, nello stesso pomeriggio.
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