R. e P.

A volte l’apparenza inganna.Si perche’ mai e poi mai mi sarei aspettato che il mio carissimo amico, amico di tutti, Paolo Gulla’ potesse lasciarci in un modo cosi’ tragico e inaspettato. Lui persona molto socievole anche quando stava lontano da Bivongi per motivi di lavoro non trovava occasione per tornare e stare con i suoi parenti ed amici-. La prima cosa che ho pensato appena appresa la brutta notizia e’ stata come mai si sia fatto prendere dalla disperazione e dall’abbandono uno che aveva superato coraggiosamente e con grande dignita’ momenti molto difficili nella sua vita? Eppure me lo voglio ricordare quando sorridente e molto affettuoso passava in estate tra i tavolini per offrirci i suoi gustosi zinzuli. Paolo persona molto fantasiosa da una invidiabile inventiva si rivolgeva spesso a me per propormi iniziative veramente interessanti e che dovevamo mettere in atto prossimamente. E invece no, i tuoi sogni non ti hanno aiutato a uscire da quel baratro e buio che ti hanno attanagliato e indebolito e sconfitto.

Sono tanti gli attestati di affetto e di vicinanza espressi spontaneamente e sinceramente dai tuoi tantissimi amici che come me hanno avuto il privilegio e la fortuna di conoscere le tue grandi doti umane, di vera e grande amicizia , la tua indiscussa disponibilita’ insomma il tuo grande altruismo e affetto.

Tu te ne sei andato ma al nostro paese, al quale eri legato in modo veramente viscerale, hai lasciato oltre ad un vuoto incolmabile un patrimonio di grande rilevanza culturale e tradizionale. Il Museo di Arte Contadina” “A LUMERA”  che senza ombra di dubbio rappresenta una unicita’ del genere in Calabria. Solo un genio come te poteva realizzare una struttura cosi’ completa dove si possono ammirare tutti gli arnesi e attrezzi usati nel passato dai nostri contadini esposti in modo molto bene ed evidente in un locale neanche tanto spazioso. Un luogo molto frequentato da me sia quando mi invitavi a gustare un buon bicchiere del tuo moscato accompagnato da dolcissimi fichi secchi con le noci o l’anice e poi quando, per motivi di lavoro, ti assentavi mi lasciavi l’incarico di ricevere le tante scolaresche e visitatori che venivano ad ammirare le tue grandi opere . E quasi tutti mi facevano la stessa domanda : Ma chi e’ questa persona che con grande  paziente ricerca, passione e competenza e’ stata capace di realizzare una cosa cosi’ meravigliosa e interessante, e io spiegavo loro che si trattava di un umile operaio che nonostante i suoi impegni di lavoro, fuori sede, familiari ecc, aveva trovato il tempo e l’abnegazione per dedicarsi anche ad altro e da questo gli studenti visitatori traevano la consapevolezza e insegnamento che attraverso lo studio, l’impegno sociale, e il sacrificio nella vita si possono raggiungere traguardi e soddisfazioni come quello di Paolo.

Pero’ Paolo potevi aspettare ancora qualche giorno quando sarei tornato a Bivongi  e cosi’,come programmato in estate saremmo andati a visitare quella cooperativa naturalistica ed ecologica a santa caterina che da convinto ambientalista ti aveva incuriosito. E chissa’ se in quella occasione non mi avresti confidato i gravi e assillanti problemi che poi sono stati quelli che hanno determinato la tua inspiegabile e terribile decisione e avresti trovato in me la forza di rialzarti ed andare avanti serenamente.

Gia’ l’ho detto Paolo e’ stato una perona e un amico speciale sono molti i segni e le testimonianze sotto gli occhi di tutti.Voglio citarne solamente qualcuna. E’ stato se non l’unico uno dei pochi a coltivare la pianta degli “zinzuli, in via di estinzione, per spostarsi usava la sua adorata bicicletta ed e’ stato l’ideatore di una ricerca sulle ingiurie bivongesi .

Nel salutare il mio carissimo amico Paolo vorrei esprimere una mia grande e motivata preoccupazione. Non vorrei che con lui scomparisse pure il suo Museo. Anche e soprattutto per onorare la sua memoria mi auguro che il comune, qualche associazione e qualcuno della famiglia faccia rivivere il Museo Paolo Gulla’, patrimonio di tutti. Riposa in pace Paolo li’ in paradiso accolto dagli angeli festanti. Per noi rimarra’ il ricordo di aver vissuto tanti anni insieme

Mario Muscolo