Giornate più corte, meno ore di luce al pomeriggio, un po’ di nostalgia dell’estate ma, da contro, un’oretta di sonno in più che in questi anni sempre più frenetici non può che far bene al morale e alla salute.
Ebbene sì: purtroppo per alcuni, fortunatamente per altri, dopo sette mesi va via l’ora legale e torna quella solare. Questa notte, ovvero alle 3 del mattino, tra sabato 28 ottobre e domenica 29, le lancette degli orologi torneranno indietro di sessanta minuti, pronte ad avviarsi verso un altro lungo periodo invernale.
Come accennavamo, da domenica quindi, i giorni avranno un’ora di luce in più al mattino, ma il buio arriverà prima e si dovrà quindi attendere la prossima primavera, in particolare la notte tra il 30 e il 31 marzo 2024, per poter tornare nuovamente all’ora legale, preferita da molti italiani e non solo.
Da tempo sia in Europa che nel nostro paese è infatti aperto il dibattito sulla possibilità di abolire il cambio a quella solare, paventando benefici sia di salute che economici.
La Sima, Società Italiana di Medicina Ambientale, stima difatti che adottare l’ora legale per tutto l’anno consentirebbe di consumare meno energia e quindi di risparmiare, sempre in un anno, qualcosa come 204 milioni di euro.
Benefici ne trarrebbero inoltre sia l’ambiente, con un taglio alle emissioni nocive di circa 200mila tonnellate di CO2; che la salute, considerando che darebbe uno stop ai disturbi dovuti all’alterazione dei ritmi tra sonno e veglia che in molti patiscono col passaggio dall’ora legale a quella solare e viceversa.
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