Si è chiuso con 45 condanne e 25 assoluzioni il processo d’Appello di Minotauro. Il Tribunale di Torino, presieduto da Paola Perrone, ha pronunciato la sentenza di secondo grado nel procedimento contro la ‘ndrangheta insediata e radicata ormai da decenni in Piemonte, 70 gli imputati. L’impianto dell’accusa emerso nel dibattimento di primo grado ha retto. Tuttavia, rispetto al primo grado si sono registrate condanne ribassate per alcuni presunti boss. Aumentano le pene per l’ex segretario comunale di Rivarolo, Antonino Battaglia, condannato a tre anni per voto di scambio politico-mafioso. Confermata la condanna per Bruno Trunfio, ex assessore di Chivasso, 7 anni. Condannato anche il boss interlocutore di alcuni politici, Salvatore Giorgio Demasi, 12 anni, era stato condannato a 14 in primo grado.  Disposti anche risarcimenti per le numerose parti civili: 15 mila euro alla Regione Piemonte per le spese legali. Per le spese legali di Chivasso saranno risarciti, invece, 10 mila euro e lo stesso per gli avvocati del Comune di Torino. Per pagare gli avvocati di Libera i boss dovranno sborsare 15 mila euro. Nevio Coral, ex sindaco di Leini a cui sono stati inflitti 8 anni per concorso esterno in associazione mafiosa,  infine, dovrà versare 50 mila euro ciascuno ai Comuni di Leini e Volpiano, a titolo di risarcimento. Intanto proprio oggi sono stati diffusi dal quotidiano “Cronache del Garantista” i dialoghi intercorsi nell’udienza tenutasi il 18 marzo 2013, quando in aula a sfilare sono stati gli esperti periti che dovrebbero incastrare gli ‘ndranghetisti radicati in Piemonte. Dai dialoghi riportati emerge un quadro quasi comico: il perito chiamato a relazionare sulle intercettazioni in qualità di esperto in lingua calabrese in realtà è piemontese, precisamente di Torino, e afferma di avere conoscenza del dialetto calabro poichè sua madre era siciliana. Una circostanza che, addirittura, provoca le risate del giudice. Alla termine dell’udienza il giudice dispone la chiamata di un esperto di lingua calabrese e nello specifico del dialetto della zona jonica.
ALESSANDRA BEVILACQUA
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