Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Torino, dott.Elena Rocci , Pm dott. Andrea Paladino,  con ordinanza emessa il  15/07/2016, ha sostituito la misura della custodia cautelare in carcere, a suo tempo emessa a carico di CC, 22 anni, originario di Gioiosa Jonica, difeso dall’Avv. Francesco Macrì (nella foto), con quella degli arresti domiciliari.  Il provvedimento restrittivo della libertà personale era stato emesso nel procedimento penale sorto a seguito dell’inchiesta denominata SHOPPING CENTER, condotta dalla Procura di Torino, coadiuvata dai Carabinieri della Compagnia di Borgo San Dalmazzo. L’attività investigativa era basata su intercettazioni telefoniche dalle quali era emerso che un gruppo di soggetti aveva commesso una serie di reati contro il patrimonio in danno di grossi esercizi commerciali ubicati dell’hinterland torinese. In carcere lo scorso anno finito in carcere. Del gruppo secondo l’accusa faceva parte anche il giovane C.C. il quale però al momento della esecuzione degli arresti si trovava da tempo all’estero dove svolgeva regolare attività lavorativa. Trascorsi alcuni mesi il CC ha avvertito l’esigenza di rientrare in Italia al fine di chiarire la propria posizione in ordine ai fatti che gli erano stati contestati. Tramite il suo legale ha manifestato tale sua intenzione agli organi inquirenti che gli hanno consentito di raggiungere Torino dove qualche giorno fa si è costituito. Durante l’interrogatorio egli ha fornito la sua versione in ordine ai fatti che lo riguardavano. Subito dopo l’interrogatorio di garanzia avvenuto nel Casa circondariale Le Vallette di Torino, il suo difensore ha presentato istanza di scarcerazione. Il GIP, pur ritenendo persistente un quadro indiziario serio che necessita di ulteriori approfondimenti, ha valutato che le originarie esigenze cautelari si siano notevolmente attenuate e pertanto ha accolto l’istanza proposta dal difensore.

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