Farebbero parte di una associazione criminale dedita al narcotraffico lungo la rotta atlantica le 23 persone arrestate nel corso di un’operazione internazionale tra Italia e Brasile, scattata a seguito di due distinti procedimenti nati da una lunga e complessa indagine avviata nel 2019.

Le indagini sono state svolte dalle rispettive forze dell’ordine, sotto l’egida di Europol, Eurojust ed Interpol.

La loro cattura in Brasile ha permesso di accedere un riflettore sulle infiltrazioni di ‘ndrangheta, in grado di movimentare e fornire grossi quantitativi di stupefacente assieme all’intero sistema di trasporto.

Sul versante italiano, l’operazione – denominata Samba – è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino e dai Carabinieri, ed ha portato all’arresto di cinque persone considerate contigue alla ‘ndrangheta ed operative in tutto il Piemonte.

Per gli inquirenti si sarebbero interfacciate direttamente con una agguerrita struttura criminale brasiliana.

L’intero sistema avrebbe permesso l’accumulo e la spedizione delle sostanze stupefacenti dai porti del Paraiba, che poi, salpato l’oceano atlantico, sarebbero arrivati in importanti porti commerciali italiani. La struttura si avvaleva anche di un intricato sistema di imprese fasulle, necessarie per poter riciclare le grandi quantità di denaro.

In Brasile, invece, le operazioni si sono a loro suddivise in due filoni: il primo – denominata Mafiusi – ha riguardato la zona del Paranà, dove è stata scoperta una vera e propria “filiera” del traffico internazionale di droga, che avveniva persino per via aerea.

La seconda invece – chiamata Conexão Paraíba – ha interessato esclusivamente l’area di Joao Pessoa (dove vennero arrestati i latitanti di ‘ndrangheta) ed ha permesso di evidenziare le ramificazioni criminali sia nell’ambito logistico che in quello del riciclaggio di denaro.

Sul versante panamericano, complessivamente, sono state tratte in arresto 18 persone, coinvolte a vario titolo nel trasporto della droga e nel riciclaggio del denaro derivato dalla sua vendita.

Sono in corso di esecuzione anche quarantasei mandati di perquisizione e sequestro presso indirizzi situati a San Paolo, Santa Catarina, Rio Grande do Sul, Roraima, Pernambuco, Rio Grande do Norte e Paraíba.

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