E’ tornata la paura stamattina in Calabria e Sicilia per il terremoto di magnitudo 4.0 (stima aggiornata dall’INGV dopo una prima, iniziale, che era più alta) che alle 07:24 ha svegliato oltre un milione di persone al Sud Italia: il terremoto s’è verificato a 11km di profondità, abbastanza vicino a dove poco più di due mesi fa, il 14 Luglio, una scossa di magnitudo 4.4 aveva scosso una notte dell’estate ma con ipocentro ben più profondo (addirittura, in quel caso, 56,6km quindi meno avvertita dalla popolazione).

Il terremoto di stamattina s’è verificato nel basso Tirreno, al largo di Palmi, lungo la Costa Viola, nell’hinterland di Reggio Calabria: il risentimento sismico maggiore s’è registrato nella zona di Seminara, dove l’INGV stima un 6° grado Mercalli. A Palmi per la scossa sono state chiuse le scuole mentre la linea ferroviaria è stata interrotta (qui tutte le notizie su Reggio Calabria). Altri centri della piana di Gioia Tauro fanno registrare un risentimento sismico stimato del 5° grado Mercalli, mentre lungo la Costa Viola, a Villa San Giovanni, Vibo Valentia e Messina il risentimento sismico è stato stimato del 4° grado Mercalli. A Reggio Calabria, Milazzo e Lamezia Terme 3° grado Mercalli. Il risentimento sismico non è direttamente collegato all’intensità del terremoto: è una stima “a posteriori” che si calcola in base agli effetti del sisma. La scala Mercalli, infatti, non misura l’entità del terremoto ma le conseguenze della scossa sul suolo e sulla popolazione. Ecco perchè il terremoto di stamattina è stato l’intensità (magnitudo) 4.0 Richter con epicentro al largo di Palmi e ha avuto un risentimento sismico del 6° grado Mercalli a Seminara e del 3° grado Mercalli a Reggio Calabria.

Il terremoto di stamattina s’è verificato nella zona d’Italia a più alto rischio sismico, dove si possono verificare i terremoti più devastanti, quelli che possono addirittura avere una magnitudo compresa tra 7.0 e 7.5 (i più forti attesi in Italia). Il devastante terremoto del 1908 nello Stretto di Messina, infatti, è stato di magnitudo 7.2, quello del 1905 a Pizzo di magnitudo 7.1, e precedentemente nella storia sempre in questa zona della Calabria tirrenica meridionale tra le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia si sono verificati nel 1638 e nel 1783 altri due tra i terremoti più violenti di sempre in Italia, di magnitudo intorno a 7.

Il terremoto di magnitudo ML 4.2 (Mw 4.0) avvenuto questa mattina, alle ore 7:24 italiane del 28 settembre 2018, è stato localizzato in mare, a largo della costa calabra sud occidentale, ad 11 km da Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Le due città popolose più vicine sono Messina, a 26 km di distanza, e Reggio Calabria a 31 km. Dal 25 settembre 2018 nell’area interessata erano stati localizzati 7 eventi sismici di bassa magnitudo e il più forte, di magnitudo ML 2.7, si era verificato il 25 settembre alle ore 17.20 italiane.

Guardando la mappa della sismicità dal 1985 ad oggi si nota che quest’area è caratterizzata da una intensa attività sismica.  La zona interessata dal terremoto odierno fa parte della zona ad alta pericolosità sismica della Calabria (secondo la mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale), per quanto i dati storici non ci forniscono informazioni sugli eventi del passato che abbiano avuto epicentro in mare. Inoltre il catalogo dei terremoti storici è largamente incompleto per il periodo pre-1700 per ragioni storiche. I forti terremoti avvenuti in passato hanno prodotto effetti disastrosi a Palmi e paesi limitrofi: il terremoto del 5 febbraio 1783 (Mw 7.1) ha causato danni fino al grado 11 della scala MCS, l’evento del 16 novembre 1894 (Mw 6.1) danni fino al grado 9 della scala MCS.

Il terremoto è stato risentito in un’ampia area della Calabria e della Sicilia nord-orientale,in particolare nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Vibo Valentia e Messina con valori di intensità macrosismica equivalente fino al VI grado, così come è evidenziato dalla Mappa preliminare dei risentimenti elaborata dagli oltre 590 questionari arrivati al sito www.haisentitoilterremoto.it aggiornata alle ore 11:46 del 28 settembre. La mappa di scuotimento (shake map) espressa in termini di intensità strumentale (scala di intensità Mercalli-Cancani-Sieberg, MCS) mostra valori che corrispondono ad un’intensità strumentale su terreno roccioso fino al IV-V grado della scala MCS (http://shakemap.rm.ingv.it). Fino a questo momento il terremoto di magnitudo ML 4.2 (Mw 4.0) è stato seguito da 13 eventi di magnitudo ML compresa tra 0.8 e 2.0.

 

E’ ripresa alle 11.05, e sta tornando progressivamente alla normalita’, la circolazione ferroviaria sulla linea Reggio Calabria-Rosarno, sospesa alle 7.55 dopo la segnalazione della Protezione Civile di una scossa di terremoto di magnitudo 4.2, con epicentro in mare, registrata al largo di Palmi (Rc). “I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana – spiega una nota della societa’ delle Fs – non hanno infatti riscontrato alcun danno all’infrastruttura dopo la ricognizione della linea a bordo di sei carrelli ferroviari, partiti dalle stazioni di Reggio Calabria, Lamezia e Bagnara. Tredici i treni regionali coinvolti che hanno un ritardo medio di due ore”.

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