Il “Taormina Arte Award” a Fulvio Lucisano e al regista Phillip Noyce, anch’egli in veste di produttore con il film in concorso “Show Me what You Got”, ha caratterizzato la serata al teatro antico di Taormina per il 65° festival del cinema, introdotta da Marco Morandi che ha cantato Lucio Dalla.

Il teatro antico è anche la splendida cornice della proiezione in anteprima mondiale del nuovo film di Mimmo Calopresti “Aspromonte – La terra degli ultimi”, prodotto da Lucisano, e girato in Calabria con un cast in cui spicca Marcello Fonte.

Un film necessario. E tanto dovrebbe bastare, non servirebbero neppure giudizi sulla qualità cinematografica, sulla regia, sugli interpreti, sulla fotografia. Si tratta, cioè, di un film che dovrebbe essere obbligatorio studiare: per gli italiani più su di Napoli serve a capire perché il Sud è così e che cosa si potrebbe fare; per i calabresi – e i meridionali in genere – serve a capire meglio se stessi, valutare diversamente i meccanismi sociali, che derivano da abitudini incancrenite e non certo dal dna, e uscire da stereotipi in cui spesso si sono imprigionati da se stessi.

“Aspromonte. La terra degli ultimi” di Mimmo Calopresti, evento in anteprima del 65 Taormina FilmFest, proiettato ieri sera in anteprima assoluta al Teatro Antico è stato molto applaudito dal pubblico, anche se non c’era solo entusiasmo.

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