Non solo Brunori Sas. Il cantautore cosentino è senza dubbio il nome più rappresentativo, lo è stato dal momento dell’annuncio della sua prima partecipazione al Festival e tale si è confermato dopo la prima serata che (grazie al consenso della Sala stampa) lo ha visto nel podio a cinque dei più vitati di martedì.
Ma la Calabria è a Sanremo con altri artisti, legati a questa terra per ragioni di nascita o d’origine. A cominciare da Noemi (nome d’arte di Veronica Scopelliti), la cui famiglia arriva da Oppido Mamertina nel reggino. Passando per California (Francesca Maesiano) dei Coma-Cose il cui padre è calabrese. Kekko, frontman dei Modà ha madre (Rita Silvestre) crotonese e lo stesso Tormento venuto alla luce a Reggio Calabria. Profumo di Calabria anche per Clara, figlia di padre – Emanuele Soccini – di Crotone, mentre la madre Francesca Zanetto è di Isola di Capo Rizzuto.
Infine due artisti da “dietro le quinte”: il cognome fa sempre Triglia. Il primo è Giacomo, regista del video clip di “L’albero delle noci”; l’altro Emanuele, che ha firmato tra gli altri, il pezzo di Joan Thiele.
E poi, ultimo ma non ultimo, un musicista che riguarda ancora la squadra di Dario Brunori. Si tratta del Maestro Stefano Amato, di Spezzano Albanese, che dirige l’orchestra ne “L’albero delle noci”.
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