Grande preoccupazione nel mondo dell’edilizia calabrese per la brusca frenata legata ai cantieri sul Superbonus 110. Una misura che inizialmente aveva rilanciato il mercato delle costruzioni – dopo lo stop legato all’emergenza sanitaria – e che ora come un boomerang potrebbe causare problemi di tenuta economica e una vera e propria crisi del settore. Secondo le stime di Enea sono pochissimi i nuovi cantieri nel territorio regionali rispetto all’andamento delle altre regioni e rispetto soprattutto ai mesi scorsi. Nell’arco di un anno, la crescita dei cantieri è passata dal 10% a poco più dell’1% e ciò per una complessiva e nazionale rivisitazione della misura che in tutta Italia ha portato a un rallentamento, sia per una riduzione delle materie prime e soprattutto per maggiori difficoltà legate alla cessione del credito. Il dato calabrese, però, è tra i pià allarmanti, tanto è vero che nel mondo dei costruttori la preoccupazione è grande e nei giorni scorsi il presidente di Ance Calabria e del Comitato Mezzogiorno di Ance Giovan Battista Perciaccante ha esternato una serie di rischi: “Senza un provvedimento immediato teso a sbloccare i crediti fiscali vantati dalle imprese, derivanti dal Superbonus – ha spiegato – per interventi di riqualificazione edilizia e di miglioramento dell’efficienza energetica dei fabbricati, si innescherà una vera e propria bomba ad orologeria con cantieri sospesi, crescita esponenziale di contenziosi, fallimento di tantissime aziende, mortificazione di importanti professionalità e perdita dolorosa di diverse migliaia di posti di lavoro”.
Secondo una stima degli addetti ai lavori vi è il rischio del blocco di circa 3mila cantieri e conseguente fallimento per circa 800 imprese, con ricadute sociali per gli oltre 4mila occupati nel settore. Uno spiraglio potrebbe arrivare con un’iniziativa legislativa della Regione – sul modello di percorsi intrapresi anche da altre regioni – affinché intervenga acquistando da banche e intermediari finanziari i crediti generati dal Superbonus 110%, attraverso una procedura selettiva di cessioni prive di contenzioso. La legge – proposta dai consiglieri Graziano e De Nisi – è stata presentata e si è in attesa che si consumino i diversi passaggi in commissione e consiglio.
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