Le mani della ‘Ndrangheta si allungano anche nella raccolta dei rifiuti di Roma. Imprese della mafia calabrese e clan della provincia di Reggio Calabria gestivano un pezzo importante della catena del riciclo di plastica, vetro e non solo, impianti capaci di lavorare decine e decine di miglia di tonnellate di rifiuti, e avevano legami con imprenditori e professionisti capitolini. Imprese che, come il Tg3 è in grado di documentare, c’erano anche prima delle cooperative di Mafia Capitale. Domani, venerdì 22 giugno, puntata speciale di ‘FuoriTg’ su Rai3 con l’inchiesta di Fabrizio Feo sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore della green economy, a Roma e in Calabria, in particolare il settore della plastica, un affare redditizio per le mafie. I grandi consorzi e le istituzioni che sovrintendono al recupero e riciclo di rifiuti hanno gli strumenti per riconoscere le infiltrazioni mafiose nella filiera dell’economia circolare? Chi controlla appalti e subappalti nelle attività di raccolta del materiale di scarto?