Passa dalla Calabria, alla Campania, ma anche per la Puglia e il porto di Ravenna: si moltiplicano sulle strade d’Italia le proteste degli camionisti contro il caro-carburante, che rischia di penalizzare fortemente il settore dell’autotrasporto. Parte del mondo politico delle Regioni si mobilita per chiedere al governo un intervento urgente e decisivo. Stamattina intanto un camionista che stava protestando sulla statale 16, nel Foggiano, è stato ferito al fianco da un automobilista con un’arma da taglio, in modo non grave. A quanto pare l’aggressore, a bordo dell’auto, alla vista dei manifestanti non avrebbe rallentato ma anzi avrebbe fatto marcia indietro correndo il rischio di investirli. A quel punto sarebbe sceso dall’auto e con un coltello avrebbe ferito uno dei presenti.
Decine di autotrasportatori calabresi hanno organizzato questa mattina un sit in nei pressi degli svincoli dell’A2 di Gioia Tauro e di Rosarno, con l’intenzione di raggiungere assieme la città di Palmi. Una iniziativa pacifica, ma che secondo i partecipanti potrebbe alzarsi di livello fino al blocco della fornitura di beni e servizi in tutto il Paese, specie alla luce dell’incontro di ieri con il viceministro alle Infrastrutture Teresa Bellanova, il cui esito non sarebbe stato soddisfacente.
Da ieri sera, passando alla Campania, prosegue invece sul tracciato casertano dell’A1 un’altra protesta dei camionisti, nel tratto che dal casello conduce alla Salerno-Reggio Calabria e fino alla barriera di Napoli Nord a Caserta. Si tratta di ‘blocchi mobili’, imposti e poi rimossi, ma che hanno comunque causato rallentamenti e disagi per il traffico tra Capua e Caianello, il cui casello e’ stato anche bloccato. Blocchi sono stati messi in atto anche sull’A30 Caserta-Salerno, alla barriera di Mercato San Severino (Salerno).
Dalla Campania si passa poi alla Puglia: dopo le manifestazioni di Foggia, anche sulla statale 613 Lecce-Brindisi è andata in scena la protesta degli autotrasportatori contro il caro carburante. Sei tir, con uno striscione che dava conto dell’iniziativa, hanno percorso a passo lento un tratto di 10 km creando rallentamenti al traffico, senza però grossi disagi alla circolazione. Sempre in Puglia, nel Tarantino, diversi autotrasportatori hanno montato un presidio sulle statali 106 e 100, ricevendo la solidarietà di alcuni sindaci locali. Nel Barese, invece, i camionisti contro il caro-gasolio sono al secondo giorno di protesta sulla statale 96 e nella zona industriale di Altamura.
“I costi sono così elevati – spiega il presidente di un consorzio – che viaggiare è diventato troppo oneroso, per questo abbiamo deciso di fermare i mezzi”. La protesta, è stato annunciato, porterà i ‘tir-lumaca’ venerdì alle porte di Bari. Le iniziative però non si limitano al Mezzogiorno: dall’alba il Porto San Vitale di Ravenna è bloccato dai camionisti contro il caro-gasolio e anche contro il Green pass. Una protesta, è stato spiegato, che fa seguito alle mobilitazioni in corso anche in altre parti del Paese, come a Palermo e Caltanissetta. Verso le 9 è stato aperto un varco per il transito dei veicoli, ma lunghe code si sono formate nelle principali strade circostanti. Alle 9.40 è stata riaperta la via Classicana, ma il presidio attorno al porto rimane.
“Sulla questione del caro-carburante occorrono interventi urgenti e risolutivi da parte del Governo nazionale”, ha detto il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, sottolineando anche le ricadute sul settore dell’agroalimentare, tema sollevato anche da Coldiretti. E mentre il Codacons si dice pronto a denunciare gli autotrasportatori per le ripercussioni della protesta anche sui consumatori, dalla Regione Sicilia arriva l’appello a Palazzo Chigi dell’assessore ai Trasporti Marco Falcone, che ha convocato un tavolo con le rappresentanze degli autotrasportatori dell’isola, in sciopero da due giorni: “ribadiamo – ha detto l’assessore – l’urgenza di un intervento risolutivo del governo Draghi”.
Caro carburante: autotrasportatore accoltellato nel Foggiano. Ferito da automobilista durante manifestazione su SS 16
Un autotrasportatore che stava manifestano lungo la statale 16 nel Foggiano contro il caro carburante è stato ferito in modo non grave con un arma da taglio ad un fianco da un automobilista. Il fatto è accaduto in mattinata nelle vicinanze dello svincolo per Torremaggiore. La polizia sta cercando di ricostruire l’intera dinamica dell’aggressione e sta valutando anche la posizione dell’automobilista, un 50enne del posto. A quanto si apprende da alcuni autotrasportatori presenti sul posto, l’aggressore era a bordo della sua autovettura. Alla vista dei manifestanti non avrebbe rallentato la corsa anzi avrebbe fatto marcia indietro correndo il rischio di investirli. A quel punto sarebbe sceso dall’auto e armato di coltello ha ferito al fianco uno dei presenti. La vittima è stata prontamente soccorsa e accompagnato in ospedale. Le sue condizioni non sono preoccupanti.
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