Il giovane portalettere di Stilo, patria di Tommaso Campanella, si racconta in questa intervista
Lavorare nel proprio paese è un’autentica fortuna, se poi questo paese si chiama Stilo, “La città del Sole”, come la definì il filosofo Tommaso Campanella, la fortuna è anche bellezza. Concordi?
Io sono nato e cresciuto a Stilo, e lavorare nel proprio paese d’appartenenza è un grande vantaggio, rispetto a tanti altri colleghi che magari lavorano lontani dai loro paesi di origine. Ci conosciamo tutti e questo mi aiuta tantissimo nel mio lavoro. Poi Stilo è proprio bella, è vero: l’immagine che si apre al visitatore che percorre la provinciale, lasciando la strada statale 106 per raggiungere il centro abitato, è di un paesaggio particolare con il monte Consolino che sembra tenere sul palmo della mano uno scrigno di tesori.
Qual è il rapporto del postino Massimo Marulla con la gente del posto, suoi compaesani?
Con i miei compaesani c’è un clima gioviale, di stima e rispetto reciproco. È come se consegnassi la posta “a casa mia”: ci si conosce da sempre ma ciò non mi esime dall’essere professionale e di indossare la divisa del postino con la consapevolezza necessaria e la dovuta responsabilità che impone il ruolo. Veniamo da un periodo davvero difficile per via del Covid che ci ha quasi costretti ad annullare qualsiasi relazione umana. Fortunatamente possiamo dire di essere ritornati a fare i “postini”, ad interagire con le persone che ti accolgono dentro casa per farsi consegnare la bolletta della luce, piuttosto che quella del telefono. Siamo ritornati, insomma, alla vita normale dopo un periodo decisamente negativo.
Stilo oltre ad essere il tuo paese è anche un borgo medievale di rara bellezza e con una storia millenaria alle spalle…
Devo ammettere che ogni giorno scopro angoli, vicoli e scorci che magari prima passavano inosservati alla mia attenzione. Attraversarli ogni giorno è come rimanere sospesi tra la storia e il presente. Stilo ha un fascino davvero particolare. Colpisce i visitatori per la sua bellezza architettonica, per i suoi vicoli silenziosi, per i suoi portali dei vecchi palazzi gentilizzi. Molti punti di consegna non sono raggiungibili con l’auto aziendale, soprattutto nel centro storico, ragion per cui quotidianamente le consegne devo necessariamente farle a piedi. Così ho la gioia e il piacere di attraversare i vicoli più belli a caratteristici di Stilo che ospitano numerosi monumenti come il Duomo, la Casa natale di Tommaso Campanella, o la Fontana della Gebbia o addirittura La Cattolica di Stilo, che è patrimonio Unesco. Tutti questi per me sono i luoghi del cuore, che mi riportano alla mia infanzia e alla mia gioventù. Sapere di lavorare nel mio paese che è uno dei Borghi più belli d’Italia, mi riempie di orgoglio.
Ci racconti un aneddoto curioso legato al tuo lavoro di portalettere?
Ci sarebbero tanti di aneddoti da raccontare, ma ne scelgo uno in particolare che mi è capitato proprio l’altro giorno. Con il clima caldo di questa stagione in molti si sono prodigati ad invitarmi a bere qualcosa di fresco con loro. Per un attimo mi sono sentito come il protagonista del film “Benvenuto al Sud”, grazie all’attenzione che ho ricevuto dalle persone. Ma, ripeto, di aneddoti ce ne sarebbero davvero tanti da raccontare e tutti legati al rapporto speciale che si è instaurato con il postino Massimo che è anche l’amico o semplicemente, un conoscente
Se dovessi spedire una cartolina per invitare la gente a visitare questa meravigliosa città, che messaggio e che immagine useresti?
Stilo è una città ricca di bellezze paesaggistiche e architettoniche, che giornalmente vengono immortalate dai tanti turisti che la frequentano, ma se dovessi fare una scleta, utilizzerei certamente una fotografia della Cattolica, un gioiello di architettura bizantina che racchiude in sé fascino e mistero. E sulla cartolina ci scriverei: Stilo, uno dei borghi più belli d’Italia, ti aspetta!
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