“Il Governo accoglie volentieri l’invito a riferire in Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR, intanto perché non vi è nessuna difficoltà a farlo, ma soprattutto perché la consideriamo un’opportunità. Anzi, un’ottima occasione di confronto per approfondire e chiarire il merito delle questioni”. E’ quanto ha dichiarato il Ministro per Affari Europei, il PNRR, il Sud e la Politica di coesione Raffaele Fitto. Ancora stop and go in commissione Bilancio al Senato dove è in discussione il decreto Pnrr. Questi comunque i primi contenuti della bozza del decreto. Rafforzamento organizzativo delle amministrazioni che attuano il Pnrr e della capacità amministrativa degli enti locali, più assunzioni nei ministeri: sono alcune delle misure previste in una bozza di decreto legge sulla P.a., che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri giovedì. Il testo, di 30 articoli, prevede, fra l’altro, anche un monitoraggio delle riforme per la pubblica amministrazione.

La bozza prevede anche la stabilizzazione dei precari che hanno lavorato in Regioni, Province e Comuni per almeno tre anni: il decreto P.a. introduce diverse misure per rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali. In particolare si dà la possibilità a Regioni, Province e Comuni di procedere alla stabilizzazione fino al 31 dicembre 2026 di quelli che abbiano superato i 36 mesi a tempo determinato, nei limiti della pianta organica e previo superamento di un “colloquio selettivo”. “Bisogna essere occupanti più che preoccupati. Se noi siamo convinti che l’antidoto ad una crescita stagnante è il Pnrr è chiaro che dobbiamo lavorare tutti insieme per questo obiettivo. E anche il governo italiano è convinto di questo”, ha detto il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.

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