In un pomeriggio grigio autunnale ci avviamo nel suggestivo entroterra catanzarese e precisamente a Squillace.
Sovrastati dal castello Normanno nella parte alta della cittadina, attraversando diverse viuzze del Borgo dove vediamo decine di palazzi nobiliari, osserviamo portali in pietra di pregio, un immenso monastero di S.Chiara ,oltre le svariate chiese ,sulla quale brilla la cattedrale.
Già un pomeriggio autunnale grigio che è stato impreziosito dall’arte e dai colori dipinti sulle ceramiche in un laboratorio artistico nel cuore di Squillace.

SQUILLACE, una cittadina in provincia di Catanzaro, con più di 3500 abitanti, collocata su tre colli a 344 metri(s.l.m.) Antica storia, di un centro medievale dove già dalle antiche origini del VII/VI secolo a.C. con la colonizzazione greca, si ebbero i primi manufatti e oggetti in argilla, ma dell’epoca romana si ebbe la maggiore diffusione con manufatti e contenitori per uso quotidiano quali trasporto per (vino olio pesce e alimentari).

Con la nascita di Scillazio, nel periodo bizantino, si ebbe una forte diffusione della ceramica artistica e visto che l’orografia del territorio si prestava bene, si sono anche attivate delle cave per l’estrazione della materia, prima, considerato che la composizione si prestava bene alla lavorazione di manufatti con la tecnica dell’ingobbio e del graffito. Già il graffito, distintiva firma dell’arte ceramista squillacese, tante sono le opere importanti del periodo in questione, tra le quali ne troviamo di alcune di esse in importanti musei nazionali a Rovereto e in altrettanti musei internazionali, quali Il British Museum di Londra e il Metropolitan Museum di New York.
Oggi, ci troviamo nel laboratorio artistico di Tina Gallo, che da oltre 40 anni lavora la ceramica, producendo delle vere e proprie opere d’arte con la tecnica appunto del graffito come un tempo,
Tina riesce a produrre delle vere e proprie opere d’arte, con delle figure storiche del passato, ma anche con delle moderne figure e soggetti territoriali calabresi.
Un pomeriggio artistico, molto ricco che ci ha consentito di conoscere questo tipo di tecnica artistica della lavorazione dell’argilla. Stessa che purtroppo non si ricava come un tempo in questa zona, ma viene acquistata da fuori regione. Se nel territorio abbiamo la materia prima, perché dobbiamo reperirla fuori regione? Questa attività produttiva artistica territoriale potrebbe dare un indotto economico e non solo a Squillace, ma a tutta la Calabria, a tanti giovani che potrebbero attivarsi in questo settore.
Abbiamo l’onore di assistere alla lavorazione di un piatto con la tecnica del graffito con un disegno che la nostra Pina ci ha voluto privilegiare con il classico uccellino che viene esposto nel museo di Rovereto distintivo garante della ceramica squillacese.
A volte non serve fare delle polemiche, però serve precisare alcune criticità o problematiche che le attività possono avere, problematiche serie riguardo all’approvvigionamento della materia prima. In questo ambito l’argilla, giusto noi a Squillace l’abbiamo, come un tempo, però oggi non possiamo utilizzarla, visto che la stessa dovrebbe essere purificata, ma non esiste nessun impianto per purificarla; quindi, i ceramisti devono provvedere ad acquistarla fuori regione.

Una domanda sorge spontanea, ma la politica in questo ambito cosa potrebbe fare? Perché a Squillace non si attiva una progettazione per un impianto di purificazione dell’argilla consentendo sia ai laboratori artistici, sia ai giovani che vorrebbero intraprendere questa attività di avere la materia prima sul territorio?
La domanda è semplice, la risposta potrebbe essere data solo dalla politica, noi cittadini o appassionati d’arte o operatori del settore non possiamo fare altro sinergicamente che evidenziare questa carenza che penalizza e non poco e non apre le ali a quell’uccellino, per il volo più alto dell’arte ceramista squillacese.
Un messaggio va sempre inviato da ogni situazione, da ogni visita che si fa in questa terra meravigliosa, in questa Squillace che oggi era in tiro, per poterci dare nel pieno della sua bellezza artistica anche la sua ricchezza storica e identitaria.
Giusto una risposta, una risposta che la politica dovrebbe dare per stare vicino alla gente ,nella piena visione costruttiva verso questa terra e verso le attività produttive che potrebbero dare dignità alla gente di Calabria. Quindi l’appuntamento, è rimandato, per un’ altra full immersion artistica, nel tuo laboratorio e grazie Tina per averci fatto vivere un pomeriggio ricco di arte, di dialogo e pregno d’informazioni storiche artistiche, dignitose decorazioni, del tuo mondo meraviglioso delle decorazioni artistiche su ceramica, testimonial  d’identità territoriale e attori protagonisti sono le tante opere che vediamo nel tuo laboratorio che rappresentano la vera identità e la vera bellezza di questa Calabria.
Gianpiero Taverniti

https://youtu.be/Vpp3Y4MGkZw

https://youtu.be/nHBA6a8-rWg