Ormai stanno diventano sempre più numerose le segnalazioni di avvistamenti di squali nelle acque italiane. Questa situazione sta allarmando molti bagnanti che sono sempre terrorizzati da questi predatori.

Sono poche le specie animali che provocano paura all’uomo come gli squali. Grazie al loro olfatto, infatti, questi animali possono captare odori anche a centinaia di metri di distanza e possono così catturare velocemente le loro prede. Film, miti e leggende raccontano di questi animali come macchine sanguinarie e predatori sempre a caccia. In realtà non è proprio così. Lo squalo è un animale che appartiene alla classe dei Condroitti Elasmobranchi, una specie famosa per non avere lo scheletro osseo, ma di cartilagine. Al mondo esistono più di quattrocento specie di squali e di queste solo 47 sono presenti nel Mar Mediterraneo.

La loro particolare forma rende gli squali in grado di nuotare velocemente dato che oppongono poca resistenza all’acqua. Tuttavia, se si osservano davvero i dati raccolti sono limitati i casi annuali di attacchi all’uomo da parte di squali. In tutto il mondo si contano in media solo 6 casi all’anno, un numero inferiore agli attacchi da parte delle mucche che si stimano intorno ai 20. Dal nord al sud Italia, però, questi ultimi mesi ci sono stati numerosi avvistamenti di squali e questo spaventa molti bagnanti. La maggior presenza di questi animali nelle nostre acque è senza dubbio da attribuire all’innalzamento della temperatura dei mari che ha portato la presenza di sempre più specie aliene.

Le prime segnalazioni di avvistamenti sono cominciate già dal mese di maggio quando alcuni pescatori a largo di Lido Granchio Rosso, in provincia di Brindisi, hanno intrappolato accidentalmente con la loro rete uno squalo. Gli uomini, però, hanno lo hanno subito liberato. Nello stesso mese sempre nelle acque pugliesi, un uomo ha riportato di aver visto con uno squalo toro nelle acque di Castellaneta Marina, in provincia di Taranto. Anche a Badolato, in provincia di Catanzaro, è stata segnalata la presenza di uno squalo volpe di circa 3 metri di lunghezza. Questa è stata considerata dagli esperti davvero una buona notizia dato che ormai è una rarità vederne uno.

SQUALI IN ITALIA: GLI AVVISTAMENTI A LUGLIO 2022

Nel mese di luglio, però, le segnalazioni si sono moltiplicate in diverse zone d’Italia. In particolare, squali verdesca sono stati a Salve (provincia di Lecce) e a Marina di Vasto (Chieti). La Liguria sembra una delle zone con maggiori avvistamenti dato che anche a Savona è stato avvistato uno squalo verdesca, mentre a Genova era stato accidentalmente catturato un esemplare di squalo mako che poi è stato liberato.

Ha suscitato molto scalpore, invece, quanto successo sui fondali marini vicino all’Isola d’Elba. Qui sono stati rinvenuti diversi esemplari di squali gattopardo morti insieme ad alcune razze. Per Legambiente, però, si tratterebbe del comportamento scorretto di certi pescatori che si sentono disturbati dalle attività dei diving center dell’isola, ma soprattutto si sentono limitati dalle recenti disposizioni che permettono la pesca solo in circoscritte, aree marine. Secondo i dati del WWF quasi il 50 % delle specie di squalo presenti nel Mar Mediterraneo è a rischio estinzione. Spesso la causa di questo è la pesca accidentale dato che gli squali si trovano spesso impigliati negli ami dei palangari

fonte: https://initalia.virgilio.it/

foto: gazzettadelsud.it