di Gianluca Albanese – http://www.lentelocale.it

SIDERNO – S’infittisce il mistero attorno al delitto del 39enne genovese di origine sidernese Davide Fervorini, scomparso lo scorso mese di settembre in Spagna e ritrovato cadavere dopo la sua sparizione.

L’attività d’indagine svolta dalla polizia iberica da una parte, e dall’avvocato della famiglia Fervorini, il sidernese Giuseppe Maria Gallo dall’altra, ha portato alla custodia cautelare in carcere per cinque persone e all’obbligo di firma per altre due. Si ipotizza, dunque, come si legge nell’articolo del quotidiano genovese “Il Secolo XIX” dello scorso 15 dicembre, riportato nella foto a corredo del pezzo, il reato di associazione a delinquere e s’indaga sul ruolo di una donna (uno dei sette soggetti sottoposti a provvedimenti restrittivi) che sarebbe stata molto vicina a Fervorini e che avrebbe informato gli altri indagati della somma di denaro pari a circa ottomila euro, frutto della vendita dell’attività commerciale di cannabis legale che la vittima conduceva a Las Palmas della Gran Canaria fino a pochi giorni prima del delitto.

Una somma che è stata ritrovata dalle forze dell’ordine spagnole nella casa in cui abitava Davide Fervorini e della quale era stato informato il fratello Gianluca mediante una foto, subito dopo la vendita.

Insomma, la prima ricostruzione del delitto lasciava pensare alla sparizione del ricavato, mentre è stata ritrovata nella casa di Davide Fervorini, dalla quale sarebbero spariti, secondo fonti investigative, solo il telefonino e pochi spiccioli.

A Las Palmas si respira, a tre mesi dall’omicidio del giovane italiano, un clima di grande omertà che certo non agevola le indagini. Si sa solo che la somma rinvenuta, su richiesta dell’avvocato Gallo, dovrà essere consegnata materialmente al console italiano che avrà il compito di restituirla ai genitori di Fervorini, che da mesi attendono anche la riconsegna della salma, bloccata in Spagna da ostacoli di natura burocratica e investigativa.

Un mistero che non fa altro che aumentare l’amarezza per l’assurda scomparsa di un giovane vivace e intelligente, morto in una terra che amava talmente tanto da chiedere la doppia cittadinanza.