Oltre 180 metri cubi di rifiuti speciali, alcuni dei quali potenzialmente pericolosi, sono stati scoperti dalla Guardia Costiera di Soverato e dalla Polizia Locale di Catanzaro, nei pressi di un canale di scolo delle acque meteoriche ubicato nel capoluogo di regione.

Considerata la loro natura, da subito si è ha avuta la consapevolezza si trattasse di materiale che derivasse da demolizioni o da costruzioni, essendo composti da cemento, mattoni, mattonelle, ceramiche, legno, plastica, ferro e cartongesso.

La circostanza più grave era rappresentata dal fatto che i rifiuti risultassero raccolti e depositati in un’area non pavimentata e pertanto che potessero inquinare le falde acquifere sottostanti.

Dalle indagini effettuate è emerso che erano riconducibili ad un cantiere edile ancora attivo nelle immediate vicinanze, pertanto, il direttore dei lavori è stato denunciato in quanto ritenuto responsabile delle ipotesi di reato di raccolta e deposito non autorizzato in maniera incontrollata di rifiuti speciali, alcuni dei quali potenzialmente pericolosi. Si è anche ed ovviamente proceduto al sequestro penale dell’intera area di circa 150 metri quadrati e di quanto sopra sversatovi.

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