R. e P.
A Madonna u ni sarva
Nel 1906 – durante una tremenda tempesta di vento – un ufficiale della Marina militare (il capitano di lungo corso, Rocco Caminiti), «assistendo impotente alle onde alte che minacciavano ostinatamente di compromettere la sua nave», trovò modo di supplicare l’aiuto della Madonna, facendo voto che, in caso di salvezza, sua e dell’intero equipaggio, avrebbe provveduto a promuovere ogni anno solenni festeggiamenti in suo onore. Il prodigioso miracolo non si fece attendere. Sicché, la famiglia Caminiti, tenendo fede alla promessa, fece edificare una chiesetta oggi comunemente chiamata, per l’appunto, «chiesetta dei pescatori». Ebbe inizio così questa suggestiva «processione a mare» soveratese (Fonte: Soveratoweb).
Anche noi siamo di Soverato e come soveratani chiediamo non solo alla Madonna, ma soprattutto alle autorità civili che amministrano questa città di essere devoti alla natura in tutte le sue declinazioni. Chiediamo al Sindaco di prediligere le parole di Papa Francesco quanto scrive nella “Lettera enciclica Laudato si’” sulla cura della casa comune. Questa lettera ci induce a riflettere sulla «inequità planetaria», e ci ricorda che «l’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme» colpendo i più deboli. Problemi che «non trovano spazio sufficiente nelle agende del mondo».
Noi di Soverato aspettiamo questa festa con grande emozione e vorremmo che questa stessa dedizione fosse dedicata all’ambiente su cui naviga la nostra Madonna a mare. Non vorremmo più vedere il fondo della baia di Soverato cosparso di stelline di plastica sparate nei fuochi artificiali. Non vorremmo più raccogliere dal nostro splendido mare centinaia di palloncini colorati che poi si disperdono in acqua provocando stragi fra gli esseri viventi dell’idrosfera. Delfini, cetacei, tartarughe e pesci di ogni specie scambiano questi palloncini per cibo e il risultato lo possiamo constatare nei report diffusi dagli organi competenti. Plastiche di ogni tipo campeggiano sulle nostre spiagge e nelle strade e per quanto il servizio di nettezza urbana si possa sforzare a raccogliere il pattume lasciato dai passanti con incuranza e mancanza di senso civico-ambientale, non basta. Cinquanta mila persone – quelle attese a Soverato l’11 agosto – sono una grande responsabilità per un comune: sul piano ambientale significa coinvolgere i locali nel rispetto della raccolta differenziata, sensibilizzare per l’adozione comportamenti corretti, evitare che i rifiuti vengano abbandonati sulla spiaggia – primi fra tutti i mozziconi di sigarette.
Già nel 2022 il Comune di Soverato si era attivato grazie ad una raccolta firme partita da semplici cittadine emanando un’ordinanza per il divieto dell’uso dei palloncini, solitamente liberati in aria durante la celebrazione della Madonna a Mare – un gesto che permette qualche fotografia da cartolina, ma ha un devastante impatto ambientale. Oggi chiediamo di riproporre quell’ordinanza, estendendola anche ad alcuni tipi di fuochi d’artificio particolarmente inquinanti. E invitiamo l’amministrazione a fare un adeguato lavoro di sensibilizzazione e informazione verso i cittadini in relazione a tutte le norme già vigenti.
Allora possiamo dire a tutti e tutte: “A Madonna u n’accumpagna. U ni facia a Grazia. U ni cunserva u mara e a vita”.
Il Comitato pro-Orto Botanico Santicelli