Riceviamo e pubblichiamo:
Non lo aveva fatto mai nessuno, Mario Oliverio dismette, in un solo colpo, diciannove società partecipate, per un risparmio di circa 45.000.000,00 di euro.
Prosegue così la riorganizzazione di quella macchina regionale ingolfata e arrugginita, rimasta per troppo tempo ancorata ad enti e società che avevano fallito il loro obiettivo, ma continuavano a divorare risorse. Una impostazione nuova che realizza risparmi enormi e libera ingenti risorse pubbliche per gli investimenti ed i servizi. Questi sono i fatti, questo è il cambiamento vero, questa è la rivoluzione quotidiana che Mario Oliverio sta offrendo ai calabresi.
Una dismissione storica che si inserisce in una visione generale che ha già portato al dimezzamento degli stipendi dei manager ad ogni livello, alla riduzione dei dipartimenti regionali da sedici a dieci ed alla messa in liquidazione di organismi in house ed aziende regionali come Afor, Calabria etica, Calabresi nel mondo, e non solo.
Cambiamenti che provocano reazioni, a volte palesemente scomposte, da parte di quei comitati di affari che immaginavano che niente sarebbe mutato, abituati a inghiottire risorse pubbliche a prescindere da chi si alternava al governo regionale e per fini diversi da quelli generali. Sappiano i calabresi che tutti i tentativi di condizionamento sono caduti nel vuoto e falliti!
L’azione politica del presidente Oliverio sta trasformando il volto della nostra regione protesa, finalmente, agli obiettivi di interesse generale e nemica di clientele, sprechi e malaffare.