Taurianova (Reggio Calabria). Coloro che si rendono protagonisti di gravi reati nel territorio, come quelli contro il patrimonio, la persona, le armi e gli stupefacenti, a prescindere dal processo penale subito, necessitano di una attenta e costante vigilanza da parte degli organi di pubblica sicurezza, al fine di prevenire il ripetersi dei comportamenti antisociali. Le misure di prevenzione personale, come la sorveglianza speciale, hanno proprio lo scopo di individuare e colpire i soggetti considerabili “socialmente pericolosi”, abitualmente dediti a traffici delittuosi, che vivono dei proventi dei reati e che comunque mettono in pericolo la sicurezza, la sanità e la tranquillità pubblica e la civile convivenza. A tale scopo i Carabinieri della Compagnia di Taurianova, grazie al coordinato lavoro delle Stazioni dipendenti, hanno svolto una attenta analisi info-investigativa a carico di chi, negli ultimi tempi, si è macchiato più volte di gravi reati, al fine di sottoporli ad un maggiore e più forte controllo. All’esito di tali accertamenti svolti dalle Stazioni Carabinieri di Taurianova, San Martino di Taurianova, Cittanova e Polistena, la Procura della Repubblica di Palmi, diretta dal Procuratore Capo Ottavio SFERLAZZA – che ha dato personalmente impulso a tale specifica attività – ha richiesto e ottenuto dal competente Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, l’emissione di 8 sorveglianze speciale comuni della durata variabile da uno a tre anni, a carico di: P.C. 60 enne di Polistena, R.N. 28 enne di San Martino di Taurianova, F.D. 27 enne di Taurianova, G.F. 45enne di Cittanova, F.H. 35enne di San Martino di Taurianova, G.R. 37enne di Taurianova, D.B. 29enne di Polistena, G.P. 25enne di Polistena. Gli stessi sono stati sottoposti anche all’ obbligo di soggiorno nel comune di abituale dimora con conseguente divieto di uscire dallo stesso, ma anche ad ulteriori limitazioni sull’accesso ai locali pubblici e sull’uscita da casa in tempo notturno e alla frequentazione di soggetti pregiudicati.
I destinatari di tale importante strumento di prevenzione, che di fatto subiscono delle forti limitazioni alla commissione di ulteriori reati e che sono sottoposti ad un più pregnante controllo delle forze dell’ordine, non sono solo coloro che sono contigui o intranei alla ‘ndrangheta, ma anche coloro che commettono sistematicamente reati “comuni” a danno della collettività e, in ogni caso, sono provvedimenti restrittivi che operano in modo distinto e parallelo rispetto ai procedimenti penali instaurati. I Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria continueranno dunque anche in questo importante settore a svolgere la loro parte, al fine di garantire costantemente la civile e serena convivenza dei cittadini.