Il piano di risanamento dell’Asp di Reggio sembra essersi azzerato. La crisi di governo ha messo il tassello finale in un percorso caratterizzato da tanti, troppi, inghippi. Sono passati quasi sei mesi dall’arrivo dei commissari dopo lo scioglimento dell’ente per infiltrazioni mafiose e la situazione contabile caotica non si riesce a superare. Accertato che l’ente è decotto, i commissari si erano appellati al dissesto finanziario quale unica via d’uscita per una gestione senza sofferenze dell’Asp.
I numeri del fallimento dell’Asp sembrano inequivocabili: centinaia di migliaia di euro di debiti, contenziosi continui, disordine finanziario, mancata approvazione dei bilanci. Sembrava che forse si fosse trovata la soluzione ma invece nulla.
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