ARISTIDE BAVA – La delegazione della Locride – Costa dei Gelsomini, dell’Accademia Italiana della cucina, riprenderà domenica il suo percorso culinario alla scoperta delle realtà gastronomiche del territorio della Locride, indirizzato anche ad incentivare un settore turistico strategico dal punto di vista economico, ovvero il turismo enogastronomico.
Il delegato dell’importante associazione, Giuseppe Ventra, ha infatti programmato per il 10 marzo un incontro degli Accademici della Associazione a Caulonia dove, in contrada Marano, presso la trattoria “Da Marcello” è previsto un pranzo a base di prodotti tipici del territorio accompagnato dal buon vino di una cantina calabrese riservato ,appunto, ai soci della delegazione locridea.
Con questo primo incontro del 2024 riprende, quindi, la strategia promozionale del territorio attivata dall’Accademia della cucina nell’ottica di una rilettura attualizzata del turismo enogastronomico che non si limita solo alla componente culinaria ma, come precisa il delegato Giuseppe Ventra , indirizzato ad una precisa sinergia anche con l’aspetto culturale del territorio.
«Compito dell’ Accademia della cucina – dice Ventra che ha organizzato l’incontro unitamente al suo diretto collaboratore Luciano Tornese – è certamente quello di esaltare principalmente l’aspetto culinario privilegiando tradizioni e realtà economiche del territorio che ci stiamo sforzando di far conoscere anche nelle altre regioni italiane grazie al “filo diretto” che abbiamo con le altre delegazioni italiane supportato dal circuito privilegiato della nostra Accademia nazionale».
«Ci siamo resi conto, però – ha aggiunto – e questa è una considerazione pienamente condivisa da tutta la nostra associazione, che noi, soprattutto nella Locride, possiamo, e dobbiamo, offrire, unitamente ad una buona enogastronomia, anche altri importanti aspetti che possono fare la differenza. Mi riferisco, in particolare, agli aspetti culturali che possono offrire i nostri centri interni».
«Soprattutto in una realtà come questa della Locride – ha prosegito – sarebbe un peccato non sfruttare anche il grande patrimonio di specifici territori notoriamente ricchi di indiscutibili tesori archeologici e culturali oltre che di una storia millenaria. Noi vogliamo muoverci in questa direzione e ripartiamo da Caulonia dove alcuni nostri accademici offriranno specifici spunti di riflessioni che saranno da canovaccio per questa nuova annata sociale».
Un discorso certamente da condividere, quello di Ventra, anche alla luce di quello che gli esperti del settore chiamano “turismo esperenziale”, indirizzato principalmente ad offrire unicità identitarie e deve anche contare su “ambasciatori” che siano capaci di valorizzare le offerte dei loro territori a partire dagli stessi cittadini residenti che si devono sentire orgogliosi della storia e delle bellezze della loro terra e sfruttare al meglio, anche e soprattutto dal punto di vista economico, la sinergia tra cultura e gastronomia.
Un turismo enogastronomico diverso e più completo, insomma, che consente non solo di entrare in contatto con una buona filiera produttiva del cibo ma permette di visitare e comprendere altre interessanti identità culturali con percorsi a dir poco originali capci di stimolare la curiosità dei potenziali turisti.