Aristide Bava
SIDERNO – I movimenti politici Siderno 2030 e La nostra missione, rapprsentati in consiglio comunale da sei consiglieri, Stefano Archinà,Domenico Sorace e Massimo Diano per il primo movimento e Domenico Catalano, Aldo Caccamo e Antonio Cosimo Trimboli per l’altro, entrano con una nota puntigliosa nella recente vicenda che vede interessata l’Amministrazione comunale contro Locride Ambiente e lamentano anche il mancato coinvolgimento nella delicata questione. Dopo una premessa in cui si fa riferimento alla situazione economica i due movimenti scrivono che “i Allo stato Locride Ambiente, stava operando presso il Comune di Siderno in regime di proroga contrattuale fino a giugno prossimo, proroga resasi necessaria poiché il contratto originario è scaduto il 31 dicembre 2021 u.s. e l’amministrazione in carica non è riuscita a portare a compimento la gara per il rinnovo dell’affidamento del servizio. Attualmente – viene detto – sembra che il bando sia alla SUAP in attesa del dovuto controllo”.
La nota fa quindi riferimento ad una loro pec inviata al sindaco in data 12 aprile 2022 “con la quale lo invitavamo ad aprire a nome di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, sia di maggioranza che di opposizione, un tavolo di discussione con la società Locride Ambiente, il socio privato di quest’ultima, Ecologia oggi, la Città metropolitana, la Regione Calabria e le parti sindacali”. Ciò per cercare “di trovare delle soluzioni di breve, medio e lungo termine volte al superamento definitivo delle criticità del servizio di raccolta porta a porta che impatta negativamente soprattutto sulla quotidianità dei cittadini più virtuosi che hanno pagato una Tari maggiorata per ricevere un servizio peggiorato. Purtroppo, la sopraccitata pec – dicono le due rapprsentanze politiche – non ha ricevuto alcun riscontro”. Ed ancora “In data 19 aprile u.s. veniva convocata la conferenza dei capigruppo consiliari per fissare l’o.d.g. del prossimo consiglio comunale. In quella sede abbiamo proposto la costituzione di un gruppo di lavoro, rappresentativo di tutte le forze politiche, per approfondire nei dettagli la questione dei rifiuti ed abbiamo tutti concordato sulla opportunità di trattare esaurientemente l’intera problematica in un Consiglio Comunale da convocare ad hoc. Tanto ha determinato la mancata iscrizione dell’argomento all’ OdG dei lavori del Consiglio Comunale del prossimo 29 aprile 2022 considerato che lo stesso era già interessato da altre importanti tematiche con termine di approvazione entro fine mese. Peccato che quattro giorni prima della conferenza dei capigruppo,- aggiunge la nota – specificatamente il 15 aprile 2022, e tre giorni dopo il ricevimento della richiesta da parte dei due gruppi di minoranza di un confronto su tutto il dossier ambiente, la sindaca avesse dato mandato agli uffici di rescindere anticipatamente il contratto con Locride Ambiente e di cercare attraverso una procedura negoziata su MePa una nuova società che dal 1 maggio al 30 settembre 2022 provvedesse alla raccolta porta a porta dei rifiuti”. fatte queste precisazioni Siderno Libera e la nostra Missione scrivono “Non vogliamo entrare nel merito della decisione di questa amministrazione, convinti come siamo che chi ha l’onere di amministrare una comunità deve essere libero di farlo nel modo che ritiene più giusto, assumendosene tutte le responsabilità che ne derivano. Ci limitiamo solamente evidenziare che l’incarico ad una nuova società così come indicato nel capitolato di cui alla determina n. 334 del 15/04/2022, comporterà un aggravio per le casse comunali di circa €. 300.000, rispetto al costo applicato alla vecchia società”. Poi lamentano ” la completa mancanza di garbo e correttezza istituzionale” e precisano che “proprio per la gravità e la complessità del problema, ci saremmo aspettati un qualche coinvolgimento quanto meno nell’esame delle varie criticità.
L’ amministrazione invece ha tagliato completamente fuori le opposizioni che pur avrebbero potuto dare un positivo contributo”. Poi, in conclusione della lunga nota Siderno2030 e La Nostra Missione chiedono all’amministrazione del comune di Siderno, quali iniziative intende intraprendere sulla problematica sopra esposta, ivi comprese anche le eventuali azioni da intraprendere in relazione alla sentenza con la quale il TAR per la Calabria ha rigettato il ricorso del Comune di Siderno sul progetto di efficientamento dell’ esistente impianto di TMB di contrada San Leo, considerando tutto l’iter amministrativo e politico, spesso ondivago e contraddittorio, che ha condotto fino all’attuale stato di avanzamento dell’intera procedura amministrativa”. In conclusione aggiungono “Riteniamo che sia giusto e dovuto conoscere le intenzioni di chi amministra la nostra comunità su una questione di così forte impatto sulla vita dei cittadini, dalla duplice implicazione sulla qualità della vita e sul costo del servizio. Pertanto, auspichiamo ancora di poter discutere di tutto quanto sopra esposto, sia in Consiglio Comunale che attorno ad un tavolo dove siano presenti tutti gli attori del ciclo integrato dei rifiuti. Il problema rifiuti può essere affrontato guardando e tenendo presenti tutti gli aspetti della questione, poiché solo avendo una visione d’insieme della problematica si potrà sperare di trovare la soluzione”.