Aristide Bava
SIDERNO – I dipendenti dello studio radiologico, hanno attivato, ieri mattina, una affollata ma composta manifestazione di protesta che ha interessato la SS. 106, interdetta al traffico nella zona nord della città, adiacente alla struttura sidernese, rimasta chiusa a causa dello sciopero effettuato per la mancata corresponsione degli stipendi da ormai sei mesi. I manifestanti, per evitare problemi di carattere pubblico, hanno consentito il traffico solo ai grossi mezzi di comunicazione che grazie alla fattiva presenza dei vigili urbani e delle altre forze dell’ordine sono stati fatti transitare tra due ali di folla. I manifestanti si sono radunati all’esterno dello Studio radiologico dove Corrado Galluzzo, rappresentante sindacale dell’azienda ha riepilogato i fatti salienti che hanno portato alla manifestazione di protesta raccontando anche le vicissitudini giudiziarie che hanno portato al blocco dei conti dello Studio Radiologico e, di conseguenza, alla impossibilità dei proprietari da far fronte al pagamento degli stipendi. A questo punto ha detto Galluzzo in conclusione del suo intervento rimangono, se non si sblocca al piu’ presto la situazione, due sole possibilità: o la chiusura definitiva della struttura o il proseguimento dell’attività con tutte le spese a carico dell’utenza. Poi è intervenuto il segretario generale delal Fisascat Cisl Calabria, Fortunato Lo Papa, che ha espresso il suo rammarico per l’incresciosa situazione in cui si trovano gli oltre cento lavoratori dello Studio radiologico ribadendo il suo impegno perchè si trovino soluzioni positive alla vicenda. Toccante è stato, quindi, l’intervento del tecnico sanitario Giovanni Di Landro che tra l’altro ha affermato ” Evidentemente i Dirigenti dell’ Asp di Reggio Calabria non sanno cosa significa per i lavoratori rimanere più di cinque mesi senza stipendio. Forse aspettano, come è avvenuto in altri posti, che qualcuno si impicchi per capirlo…”. E’ intervenuta anche Lorenza Fragomeni della consulta studentesca provinciale che ha portato la sua solidarietà ai manifestanti con l’auspicio che la situazione esca dallo stallo in cui si trova. Quindi un breve intervento di Giuseppe Bellingerante che ha sollecitato unanimità dei cittadini per salvare la struttura ed ancora Simona Coluccio della Associazione Comma tre che si è soffermata sulle necessità dei disabili chew noin possono rimanere privi di una struttura d’eccellenza come lo Studio radiologico.Ci sono state anche alcune testimonianze di alcuni cittadini che proprio grazie alla tempestività trovata nella struttura sono riusciti a salvare i loro cari. Poi un significativo intervento del dott. Franco Adamo, già primario del servizio rianimazione dell’ Ospedale di Locri che dopo aver fatto una breve disanima di carattere sanitario ha anche affermato ” che la grande disattenzione oggi esistente per la sanità calkabrese dopo aver colpito le strutture pubbliche sta ora arrivando a colpire anche le strutture private”. Un vero e proprio grido d’allarme che ha suscitato consensi generali da parte del folto pubblico- Gli interventi sono stati,poii, conclusi da Luigi Verraldi segretario generale delal Cgil Calabria. Da evidenziare che nel corso della manifestazione è stata data lettura di un comunicato della Giunta regionale ( era presente alla manifestazione unitamente ad un folto numero di sindaci della Locride anche l’ assessore regionale Maria Teresa Fragomeni) in cui fatto riferimento alle strutture sanitarie pubbliche della Locride che “vivono una condizione di sofferenza frutto di una linea fallimentare delle gestioni commissariali della sanità, dal 2010 ad oggi” e alle “già inadeguate ed insufficienti prestazioni del servizio pubblico, nonostante i grandi sacrifici dei medici e degli operatori sanitari” si aggiunge oggi “un ulteriore indebolimento delle prestazioni con la messa in crisi di strutture che svolgono una importante ed oggettiva funzione di supporto al territorio”. Si diuce ancora che “In un simile contesto una ulteriore riduzione dei servizi e delle prestazioni sanitarie sarebbe davvero gravissimo” e si auspica che ” si possa far presto chiarezza sulla vicenda che vede coinvolto lo Studio Radiologico di Siderno” con l’augurio che la Commissione Straordinaria dell’A.S.P. di Reggio Calabria ” proceda ad un’attenta valutazione della situazione al fine di garantire i servizi e procedere allo sblocco dei pagamenti relativi alle prestazioni erogate, peraltro già riconosciute dalla medesima Azienda” In conclusione ” ai lavoratori dello Studio ed ai cittadini della Locride si esprime la vicinanza della Giunta Regionale”. La manifestazione di protesta è stata sciolta poco prima delle ore 13.