Ecco in anteprima una breve introduzione della rappresentazione teatrale :
Nel 1969, in una masseria del profondo sud, vive la vedova Donna Lucrezia Scalamandrè , ricca proprietaria terriera, insieme al figlio nullafacente e donnaiolo Ruggero il quale per riuscire ad onorare il desiderio del defunto padre di avere un erede maschio, genera figli con le mogli dei coloni della masseria.
Ma, per una sorta di punizione divina, tutte e tre le creature sono femmine.
Don Ruggero si ritroverà negli anni a dover mantenere tre donne e le rispettive figlie suo malgrado, rimpiangendo l’unica donna che era riuscita a spezzargli il cuore molti anni prima: Zaira, bellissima e fascinosa gitana che preferì sparire dalla sua vita, vittima di un inganno ordito dalla arcigna donna Lucrezia.
Don Ruggero perdutamente innamorato di Zaira, non avendo alcuna notizia per riuscire a rintracciarla , convoca sistematicamente cartomanti e gitane, con il pretesto ufficiale di farsi predire il futuro su come sarà il raccolto dell’anno, ma con il vero intento di poter rincontrare l’amore della sua vita.
Ma pochi giorni prima che il primo uomo sbarcasse sulla luna, l’arrivo alla masseria del Sole, in un primo momento del giovane Nino e di Zaira subito dopo, provocherà non pochi scossoni sugli equilibri già fragili della tenuta , creando equivoci , intrighi e colpi di scena al buio, alla luce del sole, e al chiaro di LUNA.
Si proseguirà poi il 4 aprile con la commedia “Santuzza me mugghieri”, regia di Francesco Chianese mentre il 18 aprile sul palco del Cinema Teatro Nuovo, chiuderà sempre la Compagnia Hercules di Catanzaro con l’irresistibile commedia in due atti “Abbasta ma e masculu”, regia di Piero Procopio.
Un cartellone che si preannuncia entusiasmante e che di certo non deluderà le aspettative del numeroso pubblico.